lunedì 22 gennaio 2018

Bilancio Chelsea 2016/17: utile di £ 15,26 milioni con fatturato record.



Luca Marotta


La società “Chelsea FC plc”, ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2017 con un risultato positivo di £ 15,26 milioni, pari a circa € 17,35 milioni (cambio al 30.06.2017: £1 = €1, 1372).

Nel 2016/17 il risultato prima delle imposte è stato di £ 15,6 milioni, contro una perdita di £ 69,8 milioni nell’esercizio precedente.

L’aumento dei ricavi, il venir meno degli oneri straordinari registrati nell’'anno precedente (per £ 75,3 milioni) e le plusvalenze sulla vendita dei giocatori sono state le ragioni principali per questo miglioramento.

Nel 2016/17, il Chelsea ha visto aumentare il fatturato da £ 329,1 milioni a £ 361,3 milioni (€ 410,9 milioni), che rappresenta una cifra record. Questo aumento può essere attribuito ad un aumento dei “Ricavi Media”, a causa della maggiore distribuzione per la partecipazione alla Premier League (aumento di 19,5 milioni di sterline), così come ad un aumento delle entrate da sponsorizzazioni.

Le spese operative ordinarie sono aumentate di £ 39,6 milioni a causa dell’aumento dell'ammortamento dei giocatori di 17,6 milioni di sterline.

“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.

In sintesi, la filosofia gestionale del Chelsea è quella che cerca di attrarre dei talenti, per continuare a vincere trofei nazionali ed europei e di conseguenza far aumentare i ricavi. Per tale motivo la squadra di calcio investe continuamente nella rosa dei calciatori e nello staff, sia per quanto riguarda i trasferimenti che per gli stipendi.

Dal punto di vista sportivo, la stagione 2016/17, a differenza della stagione precedente, è stata positiva ed è stata caratterizzata dalla vittoria in Premier League (decimo posto nel 2015/16), acquisendo il diritto di partecipare alla UEFA Champions League 2017/18; inoltre, il Chelsea ha perso la finale di FA Cup con l’Arsenal (2015/16: il 6° turno) e nella Coppa di Lega ha disputato il quarto turno (2015/16: quarto turno).

La continuità aziendale.

Gli Amministratori hanno scritto, come nel bilancio precedente, che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società ha ricevuto conferma dalla capogruppo, che verranno forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività per il prossimo futuro. Pertanto, gli Amministratori, nella preparazione del bilancio, hanno adottato il principio della continuità aziendale.
A sua volta, la capogruppo “Fordstam Limited”, è supportata dal proprietario finale Roman Abramovich.
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Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 305,2 milioni (€ 347,1 milioni) e risulta in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era positivo per £ 285,55 milioni. La variazione positiva di £ 19,66 milioni è dovuta essenzialmente al risultato dell’esercizio positivo per £ 15,26 milioni e variazioni delle riserve.
Il Patrimonio Netto finanzia il 45,9% dell’attivo.




L’indebitamento.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2017, mostra una posizione finanziaria netta positiva in quanto le disponibilità liquide pari a £ 32.986.000 (€ 37,5 milioni) e i crediti verso la controllante pari £ 20,93 milioni, superano i debiti relativi agli strumenti finanziari derivati pari a £ 17,994,000 (£ 22.259.000 nel 2015/16). Non esistono altri debiti finanziari.
L’entità dell’indebitamento finanziario netto, cui bisogna aggiungere il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è conforme al regolamento del Fair Play Finanziario in quanto inferiore ai ricavi.
Le passività con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano a £ 327,5 milioni (€ 372,5 milioni), mentre nel 2015/16 erano pari a £ 252,4 milioni.

I ratei e risconti passivi, iscritti nel passivo corrente, ammontano a £ 185.380.000 (£ 171.034.000 nel 2015/16). Questi debiti comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2017/18 per l’importo di £ 43,3 milioni (£ 40,4 milioni nel 2015/16) e altri ricavi anticipati per £ 142,1 milioni (£ 130,7 milioni nel 2015/16).

I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 133,3 milioni (£ 92,4 milioni nel 2015/16), di cui £ 120,5 milioni, hanno scadenza entro l’esercizio successivo. I debiti a lungo termine riguardano principalmente debiti commerciali da player trading.

I debiti tributari e previdenziali ammontano a £ 18,6 milioni, mentre nel 2015/16 erano pari a £ 14,1 milioni.
La voce Altri debiti diminuisce da £ 3,65 milioni a £ 3,066,000.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,85 (0,94 nel 2015/16).
Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 45,9%. Il ricorso al capitale di terzi è di poco superiore all’apporto di mezzi propri.

La struttura dell’attivo patrimoniale.

Il totale dell’attivo ammonta a £ 664,44 milioni (£ 589,6 milioni nel 2015/16) e risulta in aumento del 12,7%.
Al 30 giugno 2017, le attività non correnti rappresentano il 63,1% del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 419,4 milioni. Si è verificato un decremento del 3,1%.
Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 27,1% dell’attivo e risultano aumentate da £ 244,7 milioni a £ 236,1 milioni. Le immobilizzazioni immateriali includono la parte non ammortizzata del costo delle registrazioni dei giocatori e del software generato internamente.

Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 35,5% dell’attivo e ammontano a £ 179,9 milioni; nel 2015/16 erano pari a £ 184,7 milioni. Gli oneri finanziari capitalizzati, inclusi nel valore delle immobilizzazioni materiali, ammontano a £ 2.003.000, come nel precedente esercizio. L’importo investito nel 2016/17 è stato di £ 5,4 milioni e, come l’esercizio precedente, la maggior parte degli investimenti effettuati, riguardano il miglioramento delle strutture dello Stamford Bridge e del campo di allenamento a Cobham.

Le attività correnti rappresentano il 36,9% dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 245 milioni, con un incremento del 56,2% rispetto all’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide aumentano da £ 27,1 milioni a £ 32,9 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,85 (1,94 nel 2015/16), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è abbondantemente in grado di pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente sia in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,75 (0,62 nel 2015/16), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve, ma è in miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Bisogna considerare anche che il passivo corrente comprende £ 43,3 (£ 40,4 milioni nel 2015/16) milioni di ricavi anticipati relativi agli abbonamenti 2017/18.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2017, il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a 230,1 milioni di sterline (€ 261,7 milioni) e risulta in diminuzione di £ 11,15 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 106 milioni, cessioni per un valore netto contabile residuo di £ 28,74 milioni, ammortamenti per £ 88,46 milioni. Gli investimenti 2016/17 risultano di importo inferiore a quelli effettuati nell'esercizio precedente.



Il valore contabile netto della Rosa è inferiore al valore del Patrimonio Netto.

In base ad una valutazione effettuata, la rosa del Chelsea al 30 giugno 2017 avrebbe un valore di mercato pari a £ 445,2 milioni (£ 398,8 milioni al 30.06.2016 e £ 349,7 milioni al 30.06.2015). Tale valutazione evidenzia l’esistenza di plusvalenze latenti.

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati 6 calciatori con un costo iniziale di £ 212.500.000 (4 calciatori a £ 96,3 milioni nel 2015/16) e sono stati ceduti 11 calciatori con un profitto di £ 63 milioni (4 calciatori con un profitto di £ 2,37 milioni nel 2015/16). Inoltre sono stati incassati dei bonus, relativi a cessioni dei precedenti esercizi per £ 4,3 milioni (£ 1,8 milioni nel 2015/16).

Il Rendiconto Finanziario.

La variazione delle disponibilità liquide risulta positiva per £ 5.859.000. Tale variazione dipende dal flusso positivo generato dalla gestione operativa per £ 63,1 milioni; dal flusso negativo dell’attività di investimento per £ 39,4 milioni e dal flusso negativo determinato dall’attività di finanziamento per £ 17,8 milioni.




L’acquisto di immobilizzazioni immateriali ha determinato un deflusso di cassa per £ 135,1 milioni, invece la relativa cessione ha determinato un flusso positivo di cassa per £ 100,99 milioni circa. L’investimento in immobilizzazioni materiali ha comportato un deflusso di cassa per £ 5,35 milioni.
Dal punto di vista finanziario l’accensione di prestiti ha determinato un flusso positivo di cassa per £ 182,4 milioni e il rimborso dei prestiti ha determinato un deflusso di cassa per £ 200,2 milioni.

Il Fatturato.

Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2017, risulta pari a £ 361,3 milioni. Il fatturato netto del 2015/16 era pari a £ 329,1 milioni. L’aumento del fatturato, rispetto all’esercizio precedente, è stato di £ 32,2 milioni, ossia del 9,8%, nonostante la mancata partecipazione alle competizioni europee. Il fatturato 2016/17 è il migliore nella storia del club.

L’evoluzione della composizione del fatturato mostra la maggiore incidenza dei ricavi televisivi, che si è accentuata nel 2016/17, con un’incidenza del 44,96% aumentata rispetto al 41,22% del 2012/13, il tutto grazie ai contratti televisivi record della Premier League. Invero anche l’incidenza dei ricavi commerciali è aumentata dal 31,14% del 2012/13 al 36,91% del 2016/17.




I Ricavi Media, come per tutti i club della Premier League, sono rilevanti e aumentano del 13,7%, da £ 142,9 milioni a £ 162,44 milioni (€ 184,7 milioni), nonostante la mancata partecipazione alle competizioni europee. Nel 2015/16 i ricavi da UEFA Champions League erano pari a circa 69 milioni di Euro.

I ricavi commerciali aumentano di £ 16,8 milioni , da £ 116,5 milioni a £ 133,3 milioni. L’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni è dovuto anche a causa della firma di ulteriori accordi nel corso dell'anno, principalmente a causa dell'inizio della nuova partnership per l'allenamento con Carabao.

A causa della mancata partecipazione alle competizioni europee, i ricavi da ‘match day’, nonostante la vittoria in Premier League e la partecipazione alla finale di FA Cup, sono diminuiti del 6%, da £ 69,675,000 a £ 65,519,000.  La mancata partecipazione alle competizioni UEFA ha comportato una riduzione di £ 4,1 milioni.
La media spettatori in campionato è stata di 41.508 (41.500 nel 2015/16).



Le Spese operative.

Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £ 414,7 milioni (£ 375,1 milioni nel 2015/16 e £ 377,7 milioni nel 2014/15) e registrano un incremento di £ 39,5 milioni pari al 10,5%, di cui £ 17,6 milioni per ammortamenti calciatori.
Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammontante a £ 88,5 milioni (£ 71,9 milioni nel 2015/16), in aumento del 24,8%. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,7 milioni di sterline (£ 9,4 milioni nel 2015/16).

A differenza dell’esercizio precedente, non sono evidenziati dei costi operativi straordinari.
Nel 2015/16, le spese operative straordinarie ammontavano complessivamente a £ 75,3 milioni, di cui 8,3 milioni di sterline per la risoluzione consensuale con Mourinho. La parte restante riguardava l’accantonamento effettuato per far fronte alla risoluzione contrattuale con ‘adidas’ con sei anni di anticipo.

Il Costo del Personale.

Il costo del personale ordinario ammonta a £ 219,66 milioni e registra un decremento di £ 2,7 milioni, ossia dell’1,2%, rispetto ai 222,4 milioni di sterline del 2015/16. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al 60,8% (67,6% nel 2015/16), nel limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 812 unità (785 nel 2015/16) di cui 152 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).

Il “Costo del Fattore Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 308,1 milioni.
Il “Costo del Fattore Lavoro” incide sul fatturato netto per l’ 85,3%. Quindi ogni 100 sterline che si fatturano, ne vengono destinate 85,3 al personale.

Player Trading.

La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni di calciatori è positiva per £ 69,23 milioni (£ 49 milioni, nel 2015/16), pari a circa 78,7 milioni di Euro.

Questo risultato positivo è dovuto principalmente alle cessioni di Oscar allo Shangai SIPG, Christian Atsu al Newcastle, Patrick Bamford al Middlesbrough, Papy Djilobodji al Sunderland e Juan Cuadrado alla Juventus.

L’importo realizzato con le plusvalenze non è sufficiente a coprire gli ammortamenti pari a £ 88,5 milioni e pertanto la gestione del “player trading è in perdita per £ 19,3 milioni.

Il “Break-even result”.

Secondo gli Amministratori, l'introduzione dei regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario dalla stagione 2011/12, rappresenta una “sfida significativa”. La squadra di calcio deve coniugare il successo sul campo insieme con gli imperativi finanziari di questo nuovo regime.

Al 30 giugno 2017, il risultato prima delle imposte è positivo per £ 15.646.000 (€ 17,8 milioni).
Al 30 giugno 2016, il risultato prima delle imposte era negativo per £ 69.789.000 (€ 84,45 milioni, con cambio 1 £= 1,2101 €).
Al 30 giugno 2015, il risultato prima delle imposte (UK GAAP) era negativo per £ 22.656.000 (€ 31,7 milioni, con cambio 1 £= 1,4018 €).
Al 30 giugno 2015, il risultato prima delle imposte (FRS102) era negativo per £ 21.308.000 (€ 29,9 milioni, con cambio 1 £= 1,4018 €).
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.
Il Chelsea potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no money”.

Conclusioni.


In sintesi il 2016/17, mostra un fatturato record con un utile di esercizio. Da evidenziare che il costo del personale del 2016/17, nonostante il successo in Premier League, è risultato inferiore a quello del 2015/16. Lo stesso dicasi per il valore contabile netto della rosa calciatori e per gli investimenti nell’acquisto di calciatori. 

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