sabato 17 ottobre 2015

Arsenal 2014/15: solidità economica, patrimoniale e finanziaria come premessa del successo sportivo.


Luca Marotta


La società “Arsenal Holdings plc” ha chiuso il bilancio consolidato al 31 maggio 2015 con un fatturato consolidato di £ 344,5 milioni (€ 481,5 milioni, ad un cambio 1 € = 0,7155 £) e un utile netto di £ 20 milioni (€ 28 milioni). Nel 2013/14 il fatturato era pari a £ 301,9 milioni e l’utile netto era di £ 7,3 milioni. 
In base a tali dati si può affermare che il fatturato comprensivo del settore immobiliare ha superato, la soglia di 400 milioni di Euro, anche utilizzando il cambio dell’esercizio precedente che era più sfavorevole (al 31.05.2014: 1 € = 0,8135 £).
Il fatturato del Gruppo segna un incremento di £ 42,6 milioni (+14,13%), l’utile netto segna un incremento di £ 12,7 milioni. Anche il settore sportivo, oltre a sfondare, per la seconda volta consecutiva, il tetto dei 300 milioni di sterline di fatturato, per effetto del cambio favorevole, ha sfondato il muro dei 400 milioni di Euro. Il Fatturato sportivo, a livello di Gruppo, ha contribuito con un fatturato di £ 329,3 milioni (€ 460,3 milioni) ed un risultato prima delle imposte positivo per £ 11.36 milioni (£ 3,8 milioni nel 2013/14).
Tra le cause principali dell’aumento di fatturato c’è l’aumento dei ricavi commerciali che hanno evidenziato un incremento complessivo del 33,87%.
L’Arsenal evidenzia una struttura diversificata ed equilibrata dei ricavi. Infatti, il settore sportivo evidenzia: ricavi da gare con un’incidenza del 30,6%; ricavi TV con un’incidenza del 38% e ricavi commerciali con un’incidenza del 31,4%. I ricavi del settore immobiliare sono serviti a cofinanziare la costruzione dello Stadio ed la leva del Player trading appartiene alle passate gestioni, ormai.
Dal punto di vista sportivo, la stagione 2014/15, ha visto per la seconda volta consecutiva, e per la dodicesima nella sua storia, la vittoria dell’Arsenal nella FA Cup e la qualificazione per la diciottesima volta consecutiva all’UEFA Champions League, grazie al terzo posto in campionato.

La Strategia di Gruppo e il “cerchio virtuoso”.

Gli Amministratori, in questi anni, hanno cercato di creare una base finanziaria solida, che permettesse di finanziare la costruzione dello Stadio e il ritorno al successo sportivo.
La strategia a lungo termine è quella di perseguire uno sviluppo sostenibile autosufficiente dal punto di vista economico al fine di conseguire risultati sportivi che determinino l’affermarsi dell'Arsenal Football Club, come squadra di calcio, sia sulla scena nazionale che su quella internazionale.
I fondi generati dal business sono messi a disposizione per ulteriori investimenti nel Club, con l'obiettivo di raggiungere un maggiore livello di successo sul campo che si traduca in ultima analisi, nella conquista di trofei.

(immagine tratta da: STATEMENT OF ACCOUNTS AND ANNUAL REPORT 2014/15 of Arsenal Holdings Plc)

In linea di massima ed in estrema sintesi il cerchio virtuoso della strategia dell’Arsenal è riassumibile nel fatto che gli investimenti nella prima squadra, con l’acquisto di calciatori, dovrebbero determinare i successi in campo sportivo, che a loro volta alimentano la base dei tifosi e simpatizzanti, che costituiscono la potenziale clientela, che alimenta i ricavi commerciali e quelli da “match day”. Ovviamente con l’aumento dei ricavi si generano profitti che vengono reinvestiti nella prima squadra. Così il cerchio dell’autofinanziamento è chiuso.

Il Gruppo.

L’Arsenal fa parte di un Gruppo con a capo la società Arsenal Holdings Plc, con sede nel Regno Unito. Arsenal Holdings Plc è, a sua volta, controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 66,8%.
Tale società, risulta registrata negli USA, precisamente nello Stato del Delaware, e fa capo a Enos Stanley "Stan" Kroenke, che pertanto è il controllore in ultima istanza del Gruppo.

La Continuità aziendale.

Secondo gli Amministratori, il Gruppo dovrebbe essere in grado di operare all'interno del livello delle sue attuali risorse finanziarie e linee di credito.
Gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che il Gruppo abbia adeguate risorse per continuare la propria operatività per il prossimo futuro, pertanto il bilancio è stato redatto in base al presupposto della continuità aziendale.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è aumentato da £ 834,6 milioni a £ 919,4 milioni. Pertanto supera abbondantemente la cifra di 1,28 miliardi di Euro. Le immobilizzazioni materiali incidono per il 45,6% e le disponibilità liquide per il  24,8%.



L’INDICE DI FINANZIAMENTO DEL PATRIMONIO CALCIATORI.
L’indice di finanziamento del Patrimonio Calciatori indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori con i Mezzi Propri. Nel caso in questione è pari a 1,9. Questo significa che tutti i calciatori sono stati acquistati con i mezzi propri, e non si è dovuto ricorre al capitale di terzi a tal scopo.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso dell’Arsenal, l’indice di indebitamento è pari a 0,56, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,56, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Tra questi beni è compresa la voce terreni e fabbricati, inclusiva dello stadio con un valore contabile netto pari a £ 355,9 milioni, circa il 38,71% dell’attivo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 1,18, ciò vuol dire che l’attivo a breve è in grado di pagare i debiti a breve. Infatti, il capitale circolante netto è positivo per la cifra di £ 49,5 milioni.
In genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della buona salute finanziaria di cui gode la società. Si pensi al valore delle disponibilità liquide pari a £ 228,2 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è positivo e ammonta a £ 330,7 milioni (€ 462,1 milioni). L’esercizio precedente era pari a £ 310,6 milioni e pertanto risulta un incremento di £ 20 milioni, dovuto all’utile conseguito nell’esercizio.
Essendo non negativo e in crescita, questo indicatore è conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Dal punto di vista strutturale, il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività è pari al 36%. Il Patrimonio Netto finanzia il 96,4% del capitale investito netto. Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è positivo per £ 49,5 milioni (€ 69,2 milioni), con un decremento di £ 40,6 milioni rispetto al 2013/14.


L’Indebitamento Finanziario Netto.



La Posizione Finanziaria Netta del consolidato di Arsenal Holdings Plc è negativa per £ 5,7 milioni (€ 7,9 milioni). Si pensi che nel 2008/09, si registrava un indebitamento finanziario netto pari a £ 318,1 milioni. Le disponibilità liquide sono ingenti e sono pari a £ 228,17 milioni (€ 318,9 milioni) e rispetto all’esercizio precedente risultano aumentate di £ 20,3 milioni. Il debito finanziario lordo risulta diminuito da £ 240,5 milioni a £ 233,4 milioni (€ 326,8 milioni). Di questi, solo £ 7,1 milioni, hanno la scadenza entro l’esercizio successivo.



I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 80,5 milioni (£ 38,3 milioni nel 2013/14). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 14,9 milioni (£ 9,5 milioni nel 2013/14).
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, è consigliabile che l’indebitamento di natura finanziaria, al netto delle disponibilità liquide, e comprensivo dei debiti e crediti da trasferimenti calciatori, non sia superiore ai ricavi. L’Arsenal rispetta questo parametro.

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 171,66 milioni (€ 239,9 milioni), mentre l’esercizio precedente era pari a £ 115 milioni. L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 18.7%. La variazione è dipesa da acquisti per £ 113,95 milioni (£ 64,2 milioni nel 2013/14), cessioni per un valore contabile netto residuo di £ 1,9 milioni (£ 5,7 milioni nel 2013/14), ammortamenti per £ 54,4 milioni (£ 40,1 milioni nel 2013/14). L’eccedenza di plusvalenze sulle minusvalenze è stata di £ 28,9 milioni (£ 6,9 milioni nel 2013/14).
Tra gli investimenti in calciatori effettuati figurano: l’acquisto di Alexis Sanchez, Calum Chambers, Danny Welbeck e Gabriel.
Il rapporto tra Patrimonio Netto e Valore Rosa Calciatori è di 1,9, pertanto il valore della rosa calciatori è ampiamente coperto dai “mezzi propri”.

Dopo la chiusura del bilancio, per l'Arsenal Football Club plc, la campagna trasferimenti ha determinato un saldo a debito di £ 10.500.000, nel periodo precedente, il saldo a debito era di £ 52.500.000. Questi trasferimenti saranno contabilizzati nell'esercizio 2015/2016.

La Gestione Economica.

Il fatturato complessivo del Gruppo, al netto della joint venture, aumenta da £ 301,9 milioni del 2013/14 a £ 344,5 milioni. L’incremento registrato è stato del 14,13% ed è dovuto principalmente ai ricavi commerciali, che sono aumentati del 33,8%. Il settore immobiliare evidenzia un fatturato di £ 15,2 milioni con una variazione positiva di £ 12 milioni rispetto al 2013/14.



Il Settore Immobiliare.

In generale, l'attività nel business immobiliare del Gruppo, da alcuni anni, è ad un livello molto basso, con ricavi che riguardano solo l'affitto di alcuni cespiti commerciali di proprietà, come la palestra ad Highbury Square e vendita dei restanti posti auto ad Highbury Square.
Tuttavia, una delle vendite di terreni del Gruppo, effettuata negli anni precedenti, riservava al Gruppo un quota di partecipazione per le eventuali vendite oltre un certo numero di appartamenti. Trattasi, di fatto, di una partecipazione agli utili, sui ricavi derivanti dal numero delle unità abitative in eccesso ad un determinato livello prestabilito. Poiché il progetto residenziale ha ormai raggiunto uno stadio sufficiente di completamento, è stato determinato l’importo spettante, ed è stato imputato per l’esercizio 2014/15, in relazione al settore del business immobiliare del Gruppo.

Il fatturato relativo al settore immobiliare aumenta di £ 11,97 milioni, precisamente da £ 3,2 milioni a £ 15,2 milioni (€ 21,2 milioni).  I costi operativi del settore immobiliare diminuiscono da £ 2,8 milioni a £ 2,2 milioni. Il risultato operativo è di £ 12,9 milioni.

Il risultato del settore immobiliare prima delle imposte è aumentato a £ 831 mila a £ 13,3 milioni.

In quattordici anni, dal 2001/02 al 2014/15, il Settore Immobiliare dell’Arsenal ha fatturato 462,8 milioni di Sterline e ha contribuito positivamente alla redditività del Gruppo con 67 milioni di Sterline.



Il rapporto Pre Tax Profit e Turnover è del 14,5% circa. Questo significa che ogni 100 Sterline fatturate se ne sono guadagnate circa 14,5. Indubbiamente, anche il settore immobiliare ha contribuito positivamente alla copertura finanziaria per la costruzione dello stadio.

Il Settore Sportivo.

Il grafico che mostra l’evoluzione del fatturato, evidenzia il “salto” di qualità dei ricavi da “match day” con l’entrata in funzione dell’Emirates, ma anche l’aumento più che proporzionale degli altri ricavi rispetto ai ricavi da “mach day”, che hanno permesso di evidenziare un tasso di crescita del fatturato superiore a quello dei ricavi da “match day”. Il sorpasso dei ricavi media rispetto ai ricavi da match day avviene nel 2013/14 col nuovo contratto dei diritti TV della Premier League.



Il fatturato imputabile alla gestione sportiva, comprensivo dei ricavi per i prestiti dei calciatori, risulta in crescita del 23%, da £ 298,7 milioni da £ 329,3 milioni (€ 460,3 milioni).
L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, evidenzia un fatturato equidistribuito, perché dipende per il 30,6% dai ricavi da gare, per il 38% dai ricavi TV e per il 31,4% dai ricavi commerciali.



I ricavi da gare risultano pari a £ 100,4 milioni (£ 100,22 milioni nel 2013/14). I ricavi da diritti  tv ammontano a £ 124,8 milioni (£ 120,8 milioni nel 2013/14), registrando un incremento di £ 4 milioni.
La media dei biglietti venduti è stata di 59.930, che rappresentano più del 99% della capacità dello stadio (2014 – 59.790).
I ricavi commerciali aumentano complessivamente da £ 77,1 milioni del 2013/14 a £ 103,3 milioni. Praticamente sono raddoppiati nel volgere di un triennio, perché nel 2011/12 ammontavano a £ 52,5 milioni. I ricavi da merchandising aumentano del 37,6% a £ 24,7 milioni (£ 17,9 nel 2013/14). I ricavi commerciali da Sponsorizzazioni e pubblicità registrano la cifra di £ 78,6 milioni (£ 59,2 nel 2012/13), con un incremento del 32,7%. Il rinnovo del contratto di sponsorizzazione con “Emirates Airlines”, avvenuto nel 2012/2013, riportava un importo complessivo di £ 150 milioni, che dovrà essere ripartiti sulla nuova durata del contratto. Il contratto di “naming rights” con “Emirates Airlines” scadrà nel 2028, mentre quello riguardante la sponsorizzazione della maglia scadrà nel 2019.
Pertanto, la ragione principale della crescita del fatturato del settore calcio è la nuova partnership con PUMA, iniziata nel Luglio 2014. Tale sponsorizzazione ha avuto un forte impatto positivo oltre che per i ricavi da sponsorizzazione, anche per la vendita al dettaglio e il licensing. Inoltre, sono aumentati i ricavi da sponsor secondari.
L'accordo con PUMA rappresenta il più importante accordo di partnership nella storia dell'Arsenal e di PUMA.
I ricavi da prestiti calciatori aumentano a £ 805 mila da £ 513 mila del 2013/14.

Il Player Trading.

Il risultato della gestione “Player trading” è determinato dalla differenza tra plusvalenze e minusvalenze, dagli ammortamenti sui diritti alle prestazioni dei calciatori, comprese eventuali perdite di valore, e dai ricavi per i calciatori in prestito. Il risultato della gestione “Player trading” è negativo per £ 25,6 milioni. Invece, nel 2013/14, il risultato è stato negativo per £ 32,6 milioni.
L’ammortamento dei giocatori è pari a £ 54,4 milioni, mentre nel 2013/14 era pari a £ 40,1 milioni, con un incremento del 35,8%.
Nell’esercizio 2014/15, l'ammortamento dei giocatori non è stato compensato dai profitti sulla vendita di giocatori pari a £ 28,9 milioni (nel 2013/14: £ 6,9 milioni). Gli importi maggiori hanno riguardato le cessioni importanti di Thomas Vermaelen.

Costo dei dipendenti.

Il costo del personale continua ad essere di gran lunga la più importante voce di costo e ammonta a £ 192,2 milioni (€ 268,6 milioni), con un incremento del 15,5%, rispetto ai 166,4 milioni di sterline del 2013/14. L’aumento è dovuto principalmente all’acquisto di nuovi calciatori, ad alcuni rinnovi contrattuali e all’impatto dei bonus per la qualificazione diretta ai gironi della Champions League. L’incidenza sul fatturato del settore calcio senza Player Trading è del 58,4% (55,7% nel 2012/13).
La media del numero dei dipendenti, durante il 2014/15, è stata di 605, di cui: 66 “Playing staff”; 95 “Training staff”; 345 Administrative staff e 97 “Ground staff”.
In aggiunta, sono stati utilizzati in media circa 830 “temporary staff” nei giorni di “match days” (2013/14: 860).
Il Consiglio di Amministrazione è costato £ 2.966.000 (£ 2.737.000 nel 2013/14). La maggior parte del costo si riferisce al solo Gazidis, che è costato £ 2.299.000.
Gli Altri costi operativi ammontano a £ 72 milioni (£ 69,8 milioni nel 2013/14).

L’incidenza del “Fattore Lavoro Sportivo”.

Il Costo del “Fattore Lavoro Sportivo”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, rapportato al fatturato netto sportivo incide per il 75,4% (69,3% nel 2012/13).

La gestione finanziaria.
Gli oneri finanziari netti, esclusi i proventi da joint venture, sono in leggera diminuzione a £ 12,7 milioni, nel 2013/14, erano pari a circa £ 13 milioni. Nella sostanza, gli oneri finanziari, pari a £ 13,6 milioni, derivano principalmente dal costo delle obbligazioni emesse per finanziare la costruzione dello stadio.
I proventi finanziari sono pari a 828 mila sterline.

Il Breakeven Result.

Al momento l’Arsenal non ha alcun problema a confrontarsi con il criterio del “Breakeven Result” del Fair Play Finanziario e con le sue soglie di tolleranza. Il risultato prima delle imposte del Gruppo al 31 maggio 2015 è positivo per £ 24,7 milioni (€ 34,5 milioni); al 31 maggio 2014 era positivo per £ 4,7 milioni e al 31 maggio 2013 era anch’esso positivo per £ 6,6 milioni.
Molto probabilmente per l’Arsenal il dato di partenza da considerare sarà l’EBIT della Gestione Sportiva, che esclude gli oneri finanziari legati allo Stadio, oltre che le imposte. In aggiunta l’EBIT della gestione Sportiva deve essere “depurato” dagli ammortamenti delle infrastrutture sportive.
L’aggregato riguardante l’EBIT della gestione sportiva degli ultimi tre esercizi è positivo per £ 54,5 milioni. Non considerando gli altri ammortamenti, l’ “Aggregate Break-even Result” è positivo per £ 94,9 milioni.
L’utile netto del 2014/15, risulta pari a £ 20 milioni (£ 7,3 milioni nel 2013/14) ed è ormai il tredicesimo risultato positivo consecutivo, per trovare un bilancio in perdita bisogna risalire all’ormai lontano 2001/02.

Conclusioni.

Molti sono i dati del bilancio consolidato da giudicare positivamente in ottica Fair Play Finanziario. Con la seconda vittoria consecutiva in FA CUP, si sta confermando il ritorno al successo sportivo, la cui mancanza da diversi anni era messa in evidenza da alcuni tifosi.
Gli Amministratori del club, dopo aver messo al sicuro la solidità finanziaria del club, che
ha permesso di conservare tutti i calciatori chiave e completare l’organico della prima squadra con alcuni calciatori di alta qualità, per conseguire un business sostenibile si sono posti come obiettivo fondamentale quello della crescita dei ricavi commerciali. Alla luce dei dati del bilancio consolidato 2014/15, anche tale obiettivo sembra raggiunto.
Non resta che migliorare sotto l’aspetto dei risultati sportivi. Sembrerebbe che la gestione dell’Arsenal in questi anni, col discorso legato allo stadio, abbia considerato il perseguimento della solidità economica-patrimoniale e finanziaria come la premessa del successo sportivo.


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