domenica 22 febbraio 2015

La cessione del marchio porta in utile Hellas Verona.



Luca Marotta


Secondo gli Amministratori della società “Hellas Verona Football Club S.p.A.”, l’operazione di cessione del marchio alla società “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, avvenuta “a normali condizioni di mercato”, ha rappresentato un’operazione “di forte impatto economico patrimoniale e finanziario”.
La variante sul tema “cessione marchio”, che ha visto di recente protagoniste il Siena, il Bari e il Parma, è l’ingresso successivo nel capitale della cessionaria da parte della società cedente il marchio, che utilizza il credito sorto dall’operazione per sottoscrivere l’aumento di capitale.

Il bilancio 2013/14 di “Hellas Verona Football Club S.p.A.” ha evidenziato un utile netto di € 5,3 milioni, mentre nell’esercizio precedente si era registrata una perdita netta di € 5,3 milioni.
Appare decisiva la plusvalenza derivante dalla cessione del marchio per 15,9 milioni di Euro.
Inoltre, mentre il bilancio 2013/14 riguarda il campionato di Serie A, il bilancio 2012/13 si riferiva alla stagione sportiva disputata in serie B e culminata con la promozione in serie A, al secondo anno dopo il ritorno in serie B.
La differenza principale tra i due bilanci riguarda i ricavi per i diritti TV.

La Società.

“Hellas Verona Football Club S.p.A.” è controllata dalla società “HV7 S.r.l.”, ma non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte dell’unico azionista. La società intrattiene con “HV7 S.r.l.” un contratto relativo all’utilizzo della sede sociale, ad un canone, per i primi tre anni, pari a € 78 mila, al netto della rivalutazione ISTAT.
A partire dall’esercizio 2012-2013 “Hellas Verona Football Club S.p.A.” ha esercitato l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale, in qualità di soggetto consolidato, con la società “Seven 23 S.r.l.”  in qualità di consolidante.
Con la correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, “Hellas Verona Football Club S.p.A.” intrattiene un contratto di servizi commerciali, marketing e comunicazione. Tale rapporto è stato ridefinito anche perché durante il 2013/14 si è verificata l’operazione “cessione marchio”.

La Continuità Aziendale (going concern).

La società di Revisione, nella sua Relazione, ha evidenziato il fatto che il conto economico e lo stato patrimoniale sono influenzati dai proventi straordinari per Euro 15.985 migliaia relativi all’operazione di cessione del marchio Hellas Verona alla società correlata Hellas Marketing & Communication Srl oltre che dagli effetti fiscali relativi alle imposte differite passive per Euro 3.517 migliaia.

Lo Stato Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo, ossia il totale dei mezzi a disposizione, è aumentato da € 19,1 milioni a € 66,4 milioni. L’aumento riflette soprattutto il potenziamento dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori aumentati da € 5,8 milioni a € 22,7 milioni e l’evidenziazione della Library che ha fatto aumentare i diritti di brevetto e dell’utilizzazione delle opere dell’ingegno da € 25 mila a € 4,2 milioni. Le immobilizzazioni immateriali incidono per il 41,3% sull’attivo. I crediti sono aumentati da € 11,7 milioni a € 32,6 milioni e rappresentano il 49,16% dell’attivo. La principale voce dei crediti riguarda i crediti verso le imprese collegate, ossia “Hellas Marketing & Communication Srl”, pari a € 17,4 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,13, ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2014, il club possedeva dei beni il cui valore era sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,68, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe sufficiente per pagare i debiti a breve termine.
Anche non considerando i ratei e i risconti passivi, pari a € 4.176.552, l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,13.
Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di autonomia patrimoniale, è molto basso ed è pari a 11,5%. Il ricorso al capitale di terzi risulta eccessivo, perché pari all’89,5%.

Tuttavia, la voce di debito più rilevante è verso la società controllante HV7 srl, per € 14,5 milioni, pari al 21,9% dell’attivo e al 31,3% dei debiti, riguardante principalmente un’anticipazione finanziaria per la campagna trasferimenti per circa € 14 milioni. Nella sostanza tale prestito è servito per il riscatto del calciatore Iturbe, che è stato successivamente venduto all’AS Roma.

SOSTENIBILITA’ DEL PASSIVO
A fronte di un totale delle passività, intese come “liabilities” pari a € 58,7 milioni, si contrappone un EBITDA di € 5.895.564, ed il rapporto tra il totale lordo delle passività e l’EBITDA sarebbe pari a 9,96. In altri, termini la gestione economica, da sola senza l’ausilio dei valori dell’attivo, impiegherebbe 9,96 anni per pagare il totale delle passività.
Mentre se si considerasse il totale delle passività al netto dell’attivo circolante e dei ratei e risconti attivi, il rapporto in questione diminuirebbe a 4,17 e se si escludesse, per ipotesi di eventuale capitalizzazione, il “prestito Iturbe”, il rapporto sarebbe addirittura pari a 1,71.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresenta il 34,25% del totale dell’attivo.



Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori aumenta da € 5,8 milioni  a  € 22,7 milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 23,7 milioni (€ 7,8 milioni nel 2012/13), a cessioni per un valore contabile residuo di € 3,2 milioni (€ 284 mila nel 2012/13), ad ammortamenti per € 3,2 milioni (€ 722 mila nel 2012/13) e svalutazioni per € 383 mila.
L’acquisto più oneroso è stato il “riscatto” di Iturbe dal Porto per € 15 milioni, seguito da Gonzalez (Penarol) per € 2,4 milioni e Christodoulopoulos per € 1,8 milioni dal Bologna.
Tra le cessioni con l’importo più rilevante spicca: Jorginho al Napoli per € 9 milioni con una plusvalenza di € 8.990.217.
I crediti per compartecipazione ex art. 102 bis NOIF ammontano a € 4,5 milioni (€ 375 mila nel 2012/13) e riguardano principalmente Jorginho (Napoli) per € 4,5 milioni.
I debiti per compartecipazione ex art. 102 bis NOIF ammontano a € 625 mila (€ 2,77 milioni nel 2012/13) e riguardano solo 2 calciatori. L’importo maggiore riguarda Bianchetti (Inter) per € 350 mila.
Al 30 giugno 2014, il valore contabile teorico della rosa ammonta a circa € 26,6 milioni.

Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori con i mezzi propri.
Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. E’ auspicabile che tale rapporto sia almeno pari a 1. Nel caso in questione il rapporto tra mezzi propri e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,34, tuttavia se escludessimo l’operazione Iturbe, per la quale è intervenuta la controllante con un prestito “ad hoc”, il rapporto in questione sarebbe pari a 1.

Il Patrimonio Netto.



Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 7,6 milioni. Rispetto al 2012/13 si è verificata un incremento di € 5,3 milioni, pari all’utile dell’esercizio.
I mezzi propri finanziano solo l’11,5% dell’attivo.
Tuttavia, essendo positivo, il Patrimonio Netto è conforme a quanto richiesto dall’indicatore 2) del Fair Play Finanziario.

La Posizione Finanziaria Netta.



L’indebitamento di natura finanziaria 2013/14 al netto delle disponibilità liquide è aumentato da € 1,2 milioni a € 18,6 milioni. Tuttavia, la maggior parte del debito finanziario è costituito da debiti verso la controllante, per l’importo di 14,5 milioni di Euro, di cui Euro 14 milioni riguardanti un prestito, erogato il 26 maggio 2014, quale anticipazione per la campagna trasferimenti. Tale prestito deve essere rimborsato il 31 marzo 2015.
Nell’esercizio 2012/13, grazie anche alla completa esecuzione dell’aumento del capitale sociale da € 120.000 ad € 3.000.000 la Società aveva mantenuto un livello di indebitamento finanziario abbastanza contenuto.
I debiti bancari diminuiscono da € 1,5 milioni a € 275 mila.
Tali debiti riguardano un mutuo con Unicredit per un importo residuo di € 275 mila e scadenza 31/12/2016.
Le disponibilità liquide risultano in aumento da € 377 mila a € 1,2 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è negativo per € 3,8 milioni (-€ 1,9 milioni nel 2012/13). I crediti verso enti settore specifico ammontano a circa € 8,7 milioni. L’importo maggiore riguarda il credito verso il Napoli di € 3 milioni per Jorginho.
I debiti verso enti settore specifico ammontano a € 12,5 milioni (€ 4,9 milioni nel 2012/13). L’importo maggiore riguarda la Lega Nazionale Professionisti per € 7,1 milioni.
I diritti TV 2014/15 sono stati anticipati, in quota parte per € 5 milioni circa, perché Hellas Verona ha definito con MPS leasing e factoring un contratto di factoring per i diritti televisivi di Serie A.
Ovviamente, tali debiti sono “autoliquidanti” e hanno di fatto “drenato” parte della liquidità 2014/15, per l’esercizio 2013/14.

Altri debiti.

I debiti tributari ammontano a € 2,2 milioni (€ 243 mila nel 2012/13), di cui € 1,6 milioni per IRAP corrente, e i debiti verso Istituiti previdenziali risultano pari a € 260 mila (€ 271 mila nel 2012/13). Nella Nota Integrativa è specificato l’adempimento degli obblighi nel mese di competenza.
I debiti verso i propri Dipendenti ammontano a € 6.590.000 (€ 3.192.000 nel 2012/13) e si riferiscono alle mensilità di maggio e giugno 2014 oltre ai premi maturati. Nella Nota Integrativa è specificato il puntuale pagamento alle scadenze.
I debiti verso dipendenti rappresentano circa il 22,6% del costo del personale.
Il fondo rischi e oneri aumenta da € 509 mila a € 7.634.614, soprattutto a causa dell’accantonamento al fondo imposte differite per € 5,5 milioni ed ad un accantonamento generico prudenziale per € 2 milioni. Il contenzioso con tre ex allenatori tesserati nel 2008 e un ex dirigente del 2012, è stato definito con un accordo, resta da definire una questione riguardante l’applicazione delle norme sugli steward, per la quale risulta un accostamento di € 301 mila.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è aumentato di 39 milioni di Euro, da € 14,1 milioni a € 53,6 milioni, per effetto soprattutto dei maggiori ricavi per la cessione dei diritti TV, che aumentano di 22 milioni di Euro, grazie alla Seria A. Invero, anche le plusvalenze hanno contribuito con un incremento di 9,5 milioni.
Tuttavia, i costi della produzione restano superiori, perché sono aumentati, anche se in misura meno che proporzionale, da € 20,9 milioni a € 54 milioni, a causa soprattutto dell’incremento del costo del personale da € 12,7 milioni a € 29,1 milioni. La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 401.093, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 6,8 milioni.



I Ricavi

Il fatturato, al netto delle plusvalenze realizzate, degli altri ricavi da Player Trading e degli storni dei costi per il vivaio, risulta aumentato da € 13,3 milioni a € 42,7 milioni.
Il motivo dell’incremento, risiede nel fatto che il bilancio 2013/14 registra un incremento nei ricavi TV, a seguito della partecipazione al campionato di Serie A.
Infatti, i diritti TV aumentano da € 785 mila a € 22.823.000.
I ricavi commerciali pari a € 3,6 milioni (€ 4,5 milioni nel 2012/13), riguardano proventi da sponsorizzazioni per € 1.615.000 (€ 1.123.000 nel 2012/13), proventi pubblicitari per € 1.819.000 (€ 3.081.000 nel 2012/13) e proventi commerciali e royalties per € 153 mila (€ 303 mila nel 2012/13). Gli sponsor ufficiali (Agsm Verona Spa, Leaderform Spa, Antress Industry SpA, Franklin & Marshall) hanno contribuito con € 1.450.000 (€ 860.000 nel 2012/13). Lo sponsor tecnico Nike  ha contribuito con € 165 mila (€ 363.000 con Asics nel 2012/13).
I ricavi da gare aumentano da € 3,2 milioni a € 5,3 milioni, a causa soprattutto dell’aumento dei ricavi per abbonamenti che aumentatano da € 2 milioni a € 3,5 milioni. La campagna abbonamenti relativa alla stagione sportiva 2013/14 ha visto la sottoscrizione di n. 16.129 abbonamenti (n. 11.564 nel 2012/13).
Mentre, la campagna abbonamenti 2014/15 ha registrato la sottoscrizione di n. 14.107 abbonamenti per un incasso lordo di Euro 3,955 milioni.
Secondo gli Amministratori, il numero di abbonamenti, pone la società Hellas Verona tra le prime in Italia.

Tra i ricavi e proventi diversi pari a € 4,9 milioni, figura l’accordo transattivo con la RAI per € 3,5 milioni.
Infatti, come fatto da altre società, Hellas Verona ha raggiunto un accordo transattivo con la RAI, in forza del quale la “RAI” ha riconosciuto ad Hellas Verona la titolarità della “library archivio immagini” ed Hellas Verona ha attribuito a “RAI” alcuni diritti di sfruttamento dell’archivio.
Il fatto che Hellas Verona, sia divenuta titolare della “library” ha permesso di raggiungere un accordo con “Infront” per l’utilizzo e lo sfruttamento dell’archivio, che ha fruttato € 650 mila.
Altra conseguenza dell’accordo è l’evidenziazione tra le immobilizzazioni immateriali dei diritti relativi all’archivio per € 4,3 milioni.

Il Player Trading.



Il risultato economico delle operazioni di mercato, ossia i ricavi e le plusvalenze al netto delle minusvalenze e dei costi legati al trasferimento dei calciatori, non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori.
Le plusvalenze realizzate sono pari a € 10,2 milioni (€ 746 mila nel 2012/13).
La plusvalenza più importante è stata quella legata alla cessione del calciatore Jorginho, che è stato ceduto al Napoli per € 9 milioni e che ha determinato una plusvalenza di € 8.990.000. Le altre plusvalenze riguardano la cessione dei calciatori Albertazzi (Milan) per € 669 mila e Rivas (Spezia) per € 500 mila.
Le minusvalenze sono state rilevate solo per € 30 mila.
I proventi derivanti dalla risoluzione dei contratti di compartecipazione sono stati pari a € 878 mila.
Gli oneri derivanti dalla risoluzione dei contratti di compartecipazione sono stati pari a € 125 mila.
Gli ammortamenti dei calciatori sono aumentati da € 722 mila a € 3,2 milioni.

Il prestito di Iturbe è costato € 307 mila.
Il 16 luglio 2014, AS Roma Spa ha comunicato di aver acquistato a titolo definitivo il calciatore Iturbe per la cifra di € 22 milioni oltre a 2,5 milioni di bonus legati al conseguimento di alcuni risultati. Tale operazioni frutterà per Hellas Verona una plusvalenza almeno di € 7 milioni, che sarà evidenziata nel bilancio 2014/15.

I Costi.

Il costo del personale, pari a € 29,1 milioni (€ 12,7 milioni nel 2012/13), risulta aumentato del 129,9%, evidentemente per la partecipazione al campionato si Serie A.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto è stata del 68,2% circa.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario auspica che tale rapporto sia inferiore al 70%.
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessive sono pari a € 3.995.057 (€ 832 mila nel 2012/13), di cui € 3,2 milioni per ammortamento calciatori, € 270 mila per ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali ed Euro 383 mila per svalutazione di 5 calciatori.
Tale voce incide per il 7,4% sui costi della produzione.
Risulta accantonamenti al fondo rischi per € 2,3 milioni, di cui € 2 milioni di natura “prudenziale”.
Le spese per servizi aumentano di circa € 5,5 milioni da € 3,7 milioni a € 9,2 milioni. I costi per le competenze dei procuratori aumentano da € 232 mila a € 2 milioni. I costi amministrativi e generali ammontano a € 2,7 milioni, di cui € 500 mila per i servizi resi da HV7 srl.
Non avendo infrastrutture sportive di proprietà, Hellas Verona paga € 690 mila per l’affitto di impianti sportivi comunali, € 268 mila per l’affitto di campi sportivi ed € 142 mila per l’affitto di altri locali (di cui € 82 mila verso HV7 srl).
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, gli interessi passivi verso altri finanziatori sono aumentati da € 13 mila a € 320 mila, per il maggior ricorso al factoring.

La gestione straordinaria è positiva per € 15,7 milioni, perché beneficia della plusvalenza relativa alla cessione del marchio per € 15.985.000. Tale plusvalenza ha determinato l’accantonamento di imposte differite per € 3,5 milioni.

Il Consolidato Fiscale e le operazioni con parti correlate.

Per quanto riguarda la gestione tributaria, poiché Hellas ha aderito al consolidato fiscale, ha registrato dei componenti negativi per imposte anticipate per l’importo di € 2.896.211 (€ 2.018.114 nel 2012/13), che rappresentano il risultato dell’importo fiscale trasferito alla consolidante.
A causa dell’IRAP di competenza dell’esercizio, pari a € 1.799.017 (€ 185 mila nel 2012/13) e delle imposte differite, pari a € 5.494.558, l’impatto negativo della gestione tributaria ammonta a € 10,2 milioni esercitando il suo effetto sul risultato prima delle imposte che era pari a € 15.466.546, determinando un utile netto di € 5.276.760.
HV7 srl ha prestato in data 26 maggio 2014 la cifra di 14 milioni per l’operazione Iturbe, ha inciso sui costi per € 82 mila per l’affitto della sede sociale e per € 500 mila per i servizi amministrativi.
Durante il 2013/14, precisamente nel mese di dicembre 2013, si è proceduto alla cessione del marchio “Verona” per lo sfruttamento commerciale, marketing e comunicazione, alla società correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, preservando l’esclusiva titolarità del marchio ai fini del c.d. “titolo sportivo” in capo ad “Hellas Verona Football Club S.p.A.”.
Tale cessione è avvenuta per l’importo di € 16 milioni (da pagarsi ratealmente entro il 30 giugno 2017).
Nella sostanza tale cessione ha determinato una plusvalenza tale da comportare l’utilizzo delle imposte differite attive iscritte nel bilancio dell’esercizio al 30 giugno 2013.
Nel corso del 2013/14 la società correlata ha già pagato la cifra di Euro 750 mila.
Nella relazione sulla gestione si legge che Hellas Verona interverrà nell’aumento di capitale della correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, utilizzando il credito sorto dall’operazione di cessione del marchio.
  
Prospettive 2014/15.

La partecipazione al campionato di Serie A per il 2014/15 permette di prevedere una gestione economica-finanziaria il continuità con il 2013/14.
La plusvalenza di Iturbe di almeno 7 milioni, il prestito di Romulo alla Juventus, permetteranno di avere proventi economici da trasferimento calciatori, in linea col 2013/14.
La campagna trasferimenti luglio-agosto 2014, chiusa con un saldo finanziario positivo per € 21.307.817, ha determinato cessioni per € 34,6 milioni e acquisizioni per € 13,3 milioni, con costi per assistenza trattative per € 4,685 milioni.
Ovviamente, anche l’importo dei diritti TV caratterizzerà positivamente il bilancio 2014/15.
Inoltre, la campagna abbonamenti 2014/15 ha confermato, sostanzialmente, il buon rapporto di fidelizzazione dei tifosi dell’Hellas Verona, che risultano tra le prime tifoserie in Italia.

Tuttavia, bisogna evidenziare che nel bilancio 2014/15 non figureranno la plusvalenza da cessione marchio e i proventi relativi all’accordo transattivi con la RAI, pertanto spetterà alle capacità gestionali degli Amministratori quella di mantenere i costi in linea con i componenti positivi di reddito.

Nessun commento: