sabato 2 agosto 2014

Ogbonna e i diritti TV portano in utile il bilancio 2013 del Torino.


Luca Marotta                                            

Il bilancio dell’esercizio 2013 della società FC Torino Spa, a differenza di quello precedente, ha potuto beneficiare per tutti e due i semestri dei ricavi da diritti Tv della Serie A, pertanto, il bilancio relativo all’anno solare 2013 si è chiuso con un utile, al netto delle imposte, di € 1.070.775. L’esercizio 2012, che beneficiava solo nel secondo semestre, dei ricavi TV della Serie A, si chiuse con un perdita di € 10.991.484. Anche gli anni precedenti si sono chiusi in perdita nel 2011 per € 14,7 milioni, nel 2010 la perdita fu di € 11,1 milioni e nel 2009 di € 8,4 milioni.
A conferma dell’importanza della Serie A, i ricavi TV risultano raddoppiati da € 15,8 milioni a € 33,7 milioni.
A dare un contributo determinante all’esposizione dell’utile di esercizio è stata anche la plusvalenza di 13 milioni di Euro realizzata con la cessione di Ogbonna alla Juventus.

Il Gruppo.

Nell’Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2014, che ha approvato il bilancio risultavano sempre due soci: la società UT Communications Spa, con una percentuale di controllo del 97,5%, portatrice di n. 861.315 azioni e la società MP Service Srl con il 2,5%, portatrice di n. 22.085 azioni. MP Service Srl risulta, a sua volta, controllata al 100% da UT Communications.
Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che oltre ai due azionisti sono: Cairo Pubblicità; Cairo Communication e Cairo Editore.

La continuità aziendale.

La relazione della società di revisione BDO Spa non contiene rilievi ed eccezioni.
In effetti, anche per il 2014 sembrerebbe che per lo sviluppo e la continuità aziendale non sia fondamentale il sostegno finanziario da parte della proprietà, poiché il Torino potrà godere dei diritti TV della Serie A, di un importo di plusvalenze come quello del 2013, grazie alla cessione di Immobile e di quelle operate nel mese di gennaio 2014. Inoltre, se il Torino accedesse alla fase a gironi di Europa League 2014/15, potrebbe ottenere ricavi aggiuntivi di un certo importo, si pensi alla Fiorentina che nel 2013 ha incassato per l’Europa League circa € 8,5 milioni. Ovviamente sarà importante contenere i costi entro livelli accettabili.
Il fatto che, almeno per il 2014, non sarà fondamentale il sostegno finanziario della proprietà è giustificato anche dal rimborso totale del prestito finanziario della controllante e che residuava per € 1,5 milioni.

Il Patrimonio Netto.


Il patrimonio netto è positivo per € 1.830.699 (€ 759.925 nel 2012). Durante l’esercizio, si è verificato un incremento dovuto esclusivamente all’utile di esercizio.
I mezzi propri finanziano solo il 2,9% degli impieghi e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi (comprensivo dei soldi prestati dalla controllante e degli altri debiti) per il 97,1%.
Il patrimonio netto non è sufficiente a coprire il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, segnando un rapporto percentuale dell’8,3% (3,2% nel 2012).
Anche aggiungendo al numeratore del rapporto i debiti verso la controllante la percentuale salirebbe al 23,2% e non coprirebbe completamente l’importo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Il capitale circolante netto negativo, comprende ratei e risconti passivi per € 6.615.164 e debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF per € 7.750.000 oltre ai debiti complessivi verso la controllante per € 3.297.941.

L’indebitamento finanziario.



L’indebitamento finanziario è rappresentato dai debiti verso la controllante UT Communications spa pari a € 1.500.000 (€ 3.000.000  nel 2012). Tali debiti sono infruttiferi e finanziano il 2,4% dell’attivo. Considerando le disponibilità liquide pari a € 1.054.877 (€ 2.496.239 nel 2012), si ha un indebitamento finanziario netto di 445 mila Euro (€500 mila nel 2012). Non esistono debiti bancari e debiti verso altri finanziatori.
L’indebitamento finanziario netto è inferiore sia al valore della produzione che al fatturato netto senza plusvalenze. Il Margine Operativo Lordo da essere negativo nel 2012 per € 8 milioni è diventato positivo per € 19,9 milioni, rendendo l’indebitamento finanziario sostenibile.
Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per € 5.457.000, pertanto l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play, resta al di sotto dei ricavi.
I crediti verso società calcistiche ammontano a € 19.928.000. Il maggior importo riguarda la Juventus con € 12.570.000, seguita dal Sassuolo con € 1.880.000 e dall’Inter con € 1.610.000.
I debiti verso squadre di calcio sono pari a € 25.385.000. Il maggior importo riguarda sempre la Fiorentina con € 5.476.000, seguito dalla Juventus con € 4.420.000 e dal Palermo con € 3.175.000.
Dopo la chiusura dell’esercizio i debito finanziario verso la società controllante UT Communications spa pari a € 1.500.000 è stato interamente saldato.

Altri Debiti e contenziosi.

I debiti tributari diminuiscono da € 5,1 milioni a € 3,8 milioni. La maggior parte riguardano i debiti per le ritenute dei dipendenti da versare pari a € 2.687.000. Tali debiti rappresentano il 6,1% dell’attivo.
A seguito di una verifica fiscale riguardante gli anni dal 2006 al 2010. Per l’anno 2006 la vicenda si è conclusa con un esborso di € 59 mila. Per il 2007 e il 2008 la vicenda si è conclusa, grazie alla procedura dell’accertamento con adesione, con un onere a carico del Torino di € 243 mila.
I debiti verso gli istituti di previdenza sono pari a € 157 mila ((€ 184 mila nel 2012).
I debiti verso il personale sono pari a € 2.357.000 (€ 2.607.000 nel 2012) e incidono solo per il 7,8% sul costo del personale, indice di una sostanziale puntualità nei pagamenti. Infatti, tali debiti riguardano le mensilità di novembre e dicembre 2013.


Il Valore della Rosa.

Il totale dell’attivo nell’anno 2013 ammontava a € 62,6 milioni (€ 62,9 milioni nel 2012). Il 49,2% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, rappresentano il 71,9% delle immobilizzazioni e ammontano a € 23,6 milioni (€ 23,6 milioni, nel 2012).



Durante il 2013 sono stati effettuati investimenti per 13,6 milioni (€ 19,8 milioni nel 2012), cessioni con un valore residuo contabile netto di € 4,4 milioni (€ 4 milioni nel 2012) e ammortamenti per € 10,7 milioni (€ 8,9 milioni nel 2012).
Al 31/12/2013 i calciatori col valore contabile residuo più elevato risultano essere i seguenti:



Nella Rosa, al 31 dicembre 2013, figura ancora Gillet con un valore residuo di 1 milione di Euro ed un costo storico di € 2 milioni.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazioni, allocati tra le immobilizzazioni finanziarie, ammontano a € 3.552.950 (€ 4.452.500  nel 2012) e rappresentano il 11,5% delle immobilizzazioni.
Tali crediti riguardano: Gianmario Comi (Milan) con € 2.350.000 e Nicola Bellomo (Chievo) con € 1,2 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono da € 10.375.000 da € 7.750.000 e riguardano: Ciro Immobile (Juventus) per € 2.750.000, Simone Verdi (Milan) per 2,5 milioni, Vitor Barreto (Udinese) per € 1,8 milioni e Larrondo in compartecipazione con la Fiorentina per € 700 mila.
Al 31.12.2013, il valore contabile potenziale della rosa ammontava a 17,9 milioni di Euro.
Durante la campagna trasferimenti invernale di gennaio 2014 sono stati ceduti Danilo D’ambrosio all’Inter per € 2.750.000; Matteo Brighi al Sassuolo per € 200 mila e Willyan Da Silva Barbosa allo Sport Club Beira Mar per € 250 mila. Tali cessioni hanno comportato la realizzazione di plusvalenze per l’importo complessivo di € 3.155.000. Nicola Bellomo è stato ceduto in prestito per € 321 mila.

La Gestione Economica.

La Gestione Economica ha beneficiato dell’incremento dei ricavi derivanti dalla cessione dei diritti televisivi e della plusvalenza di Angelo Ogbonna.
Il valore della produzione, comprensivo di plusvalenze, risulta aumentato di 32,4 milioni (+101,8%), passando da € 31,8 milioni a € 64,2 milioni.
I costi della produzione aumentano in misura meno che proporzionale del 12,3%, da € 50,8 milioni a € 57 milioni.



I ricavi.

Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione economica dei calciatori, si otterrebbe un incremento del fatturato del 66,4%.
I ricavi da gare aumentano da € 3,9 milioni a € 5,2 milioni.
I ricavi commerciali, considerando le royalties, sono aumentati da € 5,9 milioni a € 6,9 milioni. Gli sponsor ufficiali hanno contribuito con € 2,3 milioni e lo sponsor tecnico con € 1,4 milioni. I Proventi pubblicitari generati dalla Concessionaria Cairo Pubblicità, derivanti dalla retrocessione dell’85%, sono aumentati da € 1.574.000 a € 1.988.000.
I ricavi da diritti Tv sono aumentati da € 15,7 milioni a € 33.741.000.
La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, aumenta da € 1,7 milioni a € 1,9 milioni.

Il Player Trading.



L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2013, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo di € 2,3 milioni, mentre, nel 2012 il risultato negativo era di circa 7,4 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 13,3 milioni (€ 576 mila nel 2012) e si riferiscono a principalmente alla plusvalenza di 13 milioni di Euro realizzata con la cessione di Angelo Ogbonna alla Juventus. La plusvalenza relativa a Gianluca Sansone è stata di € 233 mila e quella relativa alla cessione di Marko Basic di € 113 mila.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 150 mila (€ 235 mila nel 2012) e riguardano prevalentemente ad Alain Stevanovic.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 559.000 (€ 1.058.000  nel 2012) e riguardano principalmente Marco Migliorini per € 232 mila, Riccardo Fiammozzi per € 277 mila e Valerio Di Cesare per € 50 mila.
I costi relativi alle acquisizioni di calciatori in prestito sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a 525 mila Euro (€ 547 mila nel 2012).Tali costi si riferiscono per il primo semestre a Santana e Menga e per il secondo semestre a Pasquale e Maksimovic.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif, inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 431.000 (€ 2.718.000 nel 2012) e sono dovuti alle risoluzioni di Basha per € 281 mila e Sansone per € 150 mila.
Gli oneri da compartecipazione ammontano a € 4.377.000 (€ 200.500 nel 2012) e riguardano Cerci per € 1,8 milioni, Darmian per € 675 mila, Glik per € 1,2 milioni, Bakic per € 600 mila e Rubin per € 100 mila.
Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano aumentare da € 8.967.000 a € 10.707.000.

I costi.

I costi del personale aumentano da € 27,7 milioni a € 30,2 milioni.
I costi del personale incidono sul valore della produzione per il 47%, mentre, incidono sul fatturato netto per il 61,9%. Tali costi rappresentano il 52,9% dei costi della produzione.
I costi per servizi aumentano da € 6,9 milioni a € 8,5 milioni. All’interno di tali costi sono compresi i costi specifici tecnici per € 1.201.000 che riguardano le consulenze tecnico sportive  durante le campagne trasferimenti.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 12,6 milioni (€ 10,7 milioni nel 2012) aumentano di 1,9 milioni e rappresentano il 22,1% dei costi della produzione.

Il punto di pareggio.


Era facilmente prevedibile che l’esercizio 2013 beneficiasse per intero dei ricavi da diritti TV e della plusvalenza di Ogbonna e con una politica gestionale attenta al contenimento dei costi, nel 2013, il Torino ha raggiunto il punto di pareggio. Anche il bilancio 2014 beneficerà di un’importante plusvalenza come quella realizzata con la cessione di Immobile al Borussia Dortmund oltre a quelle realizzate a gennaio.

Il consolidato fiscale e le imposte.

FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante UT Communications Spa. U.T. Communications S.p.A. determina una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in una unica dichiarazione.
Ciascuna società aderente al consolidato fiscale trasferisce a U.T. Communications S.p.A. il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale); a fronte di un reddito imponibile della partecipata, U.T. Communications S.p.A. rileva un credito nei suoi confronti pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali U.T. Communications S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita contrattualmente conferita a livello di Gruppo.
In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di FC Torino Spa.
Le imposte correnti presentano un saldo negativo di € 767 mila, nel 2012 era evidenziato un saldo positivo di € 2.505.967. Il saldo è determinato dal compenso riconosciuto dalla controllante a fronte delle perdite fiscali utilizzate nel consolidato fiscale. Nel 2013 tale compenso è stato pari ad € 702 mila, mentre l’IRAP a carico del Torino è stata pari a € 1.469.000 e le imposte differite sono risultate pari a € 1.573.000.
Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è aumentato da € 2,4 milioni a € 4 milioni. I crediti per imposte anticipate ammontano a € 206.223 (€ 207.626 nel 2012) e sono ritenuti recuperabili.
Il debito verso la società controllante per il consolidato fiscale è pari a € 1.798.000 ( € 1.583.000 nel 2012).

I rapporti con parti correlate.

Nella relazione sulla gestione è scritto che i rapporti con le parti correlate sono stati effettuati al costo di mercato. Nel 2013, l’incidenza dei ricavi con parti correlate sul valore della produzione è diminuita al 3,25%, nel 2012 era del 5,2% e nel 2011 dell’8,6%.
Cairo Pubblicità Srl, controllata da Cairo Communications Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitaria. Per effetto di tale contratto nel 2013 sono state riconosciute al concedente quote per Euro 1.988.000 (€ 1.574.000 nel 2012). Tali ricavi retrocessi al Torino rappresentano l’85% di quanto incassato da Cairo Pubblicità Srl. Inoltre Cairo Pubblicità Srl percepisce anche l’importo delle commissioni del 2% le segnalazioni che abbiano dato origine a contratti conclusi direttamente dal Torino. Tale importo per il 2013 è stato di € 113 mila (€ 60 mila  nel 2012 ed € 37 mila nel 2011) e a differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figura come costo nel bilancio del Torino.
Cairo Editore Spa ha ottenuto spazi pubblicitari per 100 mila euro, come nel 2012.
Mp Service srl è azionista di Torino F.C. Spa e si occupa, tra le altre cose, della gestione di impianti sportivi per usi commerciali. Come accaduto nel 2012, in bilancio risulta che il Torino paga € 400 mila all'azionista MP Service per l'utilizzo del centro SISPORT.
Inoltre, esiste un accordo tra la Cairo Communication S.p.A. ed il Torino F.C. per la erogazione di servizi amministrativi quali la tenuta della contabilità, che prevede un corrispettivo annuale di Euro 100 mila uguale a quello del 2012.
Infine, la società controllante U.T. Communications ha riaddebitato costi al Torino per € 119 mila.

Conclusioni.

Il bilancio 2013 di FC Torino Spa, al contrario del bilancio 2012, è un bilancio che evidenzia una gestione che non necessita dell’intervento del mecenate e conferma quello che avevo previsto nel precedente articolo sul bilancio del Torino (link: http://luckmar.blogspot.it/2013/09/bilancio-torino-2012-con-la-serie.html), ossia che il secondo semestre 2012 lasciava intravedere, grazie ai diritti TV, una gestione orientata verso il pareggio di bilancio, anche perché l’esercizio 2013 avrebbe evidenziato il raddoppio dei ricavi per diritti TV e la plusvalenza relativa alla cessione di Ogbonna.
Per il 2014 lo scenario positivo potrebbe ripetersi. Ci sono le plusvalenze di gennaio 2014 per € 3.155.000 e l’impatto economico positivo della vendita di Immobile, che considerando gli oneri da compartecipazione, potrebbe quantificarsi in € 9.938.000, ipotizzando un prezzo di vendita di € 20 milioni, di cui 8 milioni la quota parte destinata alla Juventus. Se si tenesse conto anche dell’operazione Ogbonna, l’aver intrattenuto dei "rapporti d’affari" con la Juventus ha determinato proventi economici complessivi nettamente superiori ai 22 milioni di Euro, che è una cifra molto importante per il Torino.

A quanto detto sopra bisogna aggiungere che l’accesso alla fase a gironi di Europa League potrebbe valere anche 8 milioni di Euro e che la politica gestionale relativa ai costi sembrerebbe equilibrata e non dedita alle spese folli.

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