venerdì 14 febbraio 2014

Bilancio Palermo 2012/13: perdita di 19 milioni e retrocessione impongono il ridimensionamento.



Luca Marotta


Il bilancio d’esercizio 2012/13 del Palermo si è chiuso con una perdita netta di € 19.388.536. Invece, l’esercizio 2011/12 si era chiuso con una perdita netta di € 4.011.700.
La retrocessione in serie B, metterà a dura prova l’equilibrio economico, patrimoniale e finanziario del Palermo, poiché la gestione economica attuata sinora era caratterizzata da ricavi non “equidistribuiti”, ch e dipendevano molto dai  diritti TV. Tali ricavi nel campionato cadettosono trascurabili. Di conseguenza è necessario abbattere i costi con un ridimensionato strutturale, adeguato alla categoria.
A causa della retrocessione in Serie B, per la stagione sportiva 2013/14, il Palermo ha deciso di abbandonare la procedura relativa alla domanda per il rilascio della Licenza UEFA, sempre il 2013/14, per “non sovraccaricare la struttura di un onere organizzativamente così gravoso”.

La continuità aziendale.

Al bilancio d’esercizio 2012/2013 sono allegate sia la relazione del Revisore Unico che quella della Società di Revisione Baker Tilly Revisa. Entrambe le Relazioni contengono dei richiami di informativa.
Il primo riguarda la decisione di procedere, a differenza dell’esercizio precedente, alla capitalizzazione dei costi del vivaio. Se si fosse seguito lo stesso criterio dell’esercizio precedente, sia il Patrimonio Netto che il risultato d’esercizio sarebbero stati inferiori di € 943.171.
Il secondo richiamo concerne il fatto che la retrocessione in Serie B ha imposto agli Amministratori la verifica del mantenimento del presupposto della continuità aziendale, perché la partecipazione al campionato cadetto, per l’esercizio 2013/14, determina un maggior fabbisogno finanziario, causa la conseguente diminuzione degli incassi per i diritti televisivi e per le gare. Per far fronte a tale problematica si è dato avvio allo smobilizzo della rosa calciatori al fine di realizzare plusvalenze e ridurre il costo del personale. Inoltre, già da tempo, il Palermo cerca di  realizzare l’ottimizzazione delle risorse esistenti e si è posto alla ricerca di nuovi finanziamenti anche presso terzi investitori
Il terzo richiamo riguarda il fatto che l’equilibrio economico, patrimoniale e finanziario necessario per una valutazione positiva in tema di continuità aziendale, dipende dalla realizzazione delle misure descritte in precedenza, già in parte realizzate.

La struttura dell’attivo.



La struttura dell’attivo è caratterizzata dalla forte incidenza dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari al 53,2%. Le immobilizzazioni finanziarie si sono ridotte per il rimborso di un prestito fruttifero fatto alla società controllata.
Il totale dell’attivo al 30/06/2013 ammonta a € 107,2 milioni (€ 146,5 milioni nel 2011/12) e registra un decremento del 26,8%. Le Immobilizzazioni sono pari a € 60,3 milioni (€ 96,9 milioni nel 2011/12) e registrano un decremento del 38%. Le Immobilizzazioni immateriali pari a € 58,2 milioni (€ 75,9 milioni nel 2011/12), rappresentano il 96,3% del totale delle immobilizzazioni ed il 54,2% delle attività. Le “migliorie su beni di terzi”, pari a € 167.071 (€ 298.617 nel 2011/12), riguardano le spese capitalizzate per lo stadio di proprietà del Comune “Renzo Barbera” e per lo stadio “Tenente Onorato” dove si allena la prima squadra. E’ esposta, per la prima volta, la voce “Capitalizzazione dei costi del vivaio” per € 943.171, con un valore lordo di € 1.178.964 ed un fondo ammortamento di € 235.793.
Le Immobilizzazioni finanziarie, pari a € 1,9 milioni, riguardano la partecipazione nella società “Mepal srl”, esposta per € 1.053.664. Tale società ha chiuso l’esercizio al 30/06/2012 con una perdita di € 401.532. La Mepal era stata costituita per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio” ed era stata posta in liquidazione il 14/02/2008, ma tale procedura è stata revocata, al fine di utilizzare la stessa Mepal per il progetto del nuovo stadio. Nonostante la perdita della controllata, gli Amministratori non hanno proceduto alla svalutazione, perché non ritengono la perdita di carattere durevole.
La voce “Crediti verso imprese controllate” diminuisce da € 19.563.976 a € 526.663 e concerne il credito verso la Mepal S.r.l. per finanziamenti. Nel 2011/12 era stato effettuato un finanziamento cospicuo per dotare la controllata dei mezzi finanziari necessari per iniziare a sviluppare operativamente il progetto dei campi sportivi e dello stadio. Nel 2012/13, tale finanziamento è stato quasi interamente rimborsato.
L’Attivo circolante è pari a € 43,8 milioni (€ 44,2 milioni nel 2011/12) e rappresenta il 40,8% dell’attivo. La voce più importante riguarda i crediti, che ammontano a € 43,2 milioni (€ 43,7 milioni nel 2011/12), con un decremento dell’1,3%.
I ratei e i risconti attivi diminuiscono da € 5.394.139 a € 3.065.269 e riguardano per € 2.512.700 due maxi canoni per contratti di leasing e per € 375.920 il risconto del diritto di prelazione relativo ad un contratto sottoscritto con una società calcistica estera con scadenza aprile 2014.

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori netti sono pari a € 57 milioni, nel 2011/12 erano pari a € 73.245.905. La variazione diminutiva di € 16,3 milioni è stata determinata da investimenti per € 24,9 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 16,5 milioni e ammortamenti per € 24,7 milioni.
Tra gli acquisti spiccano: Dybala (C.A. Centrale di Cordoba) per € 8.640.000, compreso il costo della mediazione;  Rios (C.T. Xoloit de Caliente) per € 3.468.927, compreso il costo della mediazione; Zerbo (Chievo) per € 2.001.000 e Lafferty (Olympique des Alpes S.A.) per € 2 milioni.
Le cessioni di calciatori avvenute per l’importo di € 25.165.544, hanno comportato degli storni dei rispettivi valori contabili per € 16.533.152, questo significa che sono prevalse le plusvalenze per € 8.632.392. Le cessioni più importanti sono state: Silvestre all’Inter per € 6.000.000;  Balzaretti alla Roma per € 4.500.000; Pinilla al Cagliari per € 3.000.000; Cassani alla Fiorentina per € 2.750.000.
Da notare che Silvestre era già stato ceduto in prestito all’Inter per 3 milioni di Euro per la stagione 2012/13, mentre risulta ceduto a titolo definitivo all’Inter, prima del 30 giugno 2013, per 6 milioni di Euro e la relativa plusvalenza è stata imputata al bilancio 2012/13.
I crediti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. risultano azzerati.
I debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. ammontano a € 5,3 milioni. Tali debiti per compartecipazioni riguardano: Della Rocca col Bologna per € 3,5 milioni e Viola con la Reggina per € 1,8 milioni.
Durante la prima campagna trasferimenti 2013/14, sono state perfezionate operazioni che hanno comportato cessioni per € 25.508.000 ed acquisti per € 14.245.780. La principale operazione in uscita è stata quella di Ilicic alla Fiorentina per € 9 milioni ed una plusvalenza di € 8.040.000.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo per € 13,5 milioni, mentre nel 2011/12 era positivo per € 26,1 milioni. I mezzi propri finanziano il 13% del totale dell’attivo ed il 27% delle immobilizzazioni.
La variazione negativa di € 12,6 milioni è dovuta alla perdita d’esercizio 2012/13 e da versamenti in conto copertura perdite di 6.758.936, a seguito della conversione di finanziamenti infruttiferi dei soci.
Gli amministratori hanno proposto di coprire la perdita 2012/13 con la riserva legale di € 1.114.352 e la riserva coperture perdite di € 6.758.936, rinviando a nuovo la parte restante di € 11.515.248.
L’Assemblea dei Soci ha approvato la proposta.

Il Passivo.

I fondi per rischi e oneri risultano aumentati a € 3.607.024 da € 3.145.310  e riguardano accantonamenti per controversie legali e tributarie in corso per € 697.860 e per la restante parte accantonamenti per imposte differite, riguardanti l’IRES sulle plusvalenze e accantonamenti al Fondo Imposte per Irap, di cui € 416.081 per competenza 2012/13; € 1.321.446 (interessi compresi) per la competenza 2011/2012; € 1.171.637 (interessi compresi) per la competenza 2010/2011. A fronte dei rischi che potranno derivare dall’interpretazione delle norme legislative, “prudenzialmente”, il Palermo ha accantonato l’Irap al fondo imposte. Tuttavia, la società rosanero ritiene non dovuta tale imposta. Il fondo per altri rischi comprende € 500.000 per il contenzioso fiscale sorto in seguito ad avvisi di accertamento per gli esercizi 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007. Il Palermo ritiene di definire le controversie per importi inferiori.
Il totale dei debiti ammonta a € 81,9 milioni (€ 97,9 milioni nel 2011/12) e finanzia il 76,4% dell’attivo.
La voce più importante riguarda i “Debiti verso Enti –Settore specifico” per € 34,9 milioni (€ 40,4 milioni nel 2011/12), seguita da debiti verso fornitori per € 20,2 milioni, debiti verso banche per € 11 milioni, debiti per compartecipazioni per € 5,3 milioni, debiti verso soci per finanziamenti per € 3 milioni, debiti tributari per € 3,2 milioni. I debiti tributari comprendono imposte iscritte a ruolo per € 450.714; le ritenute IRPEF riguardanti le mensilità di maggio e giugno per € 2,7 milioni, versate nei mesi successivi e debiti tributari diversi per € 15.719.  La voce “Altri debiti”, pari a € 3.939.183, è costituita dai debiti per stipendi e collaborazioni e riguarda gli stipendi e dei compensi maturati nei mesi di maggio e di giugno, interamente pagati nei mesi successivi.
I ratei e i risconti passivi diminuiscono a € 7,8 milioni da € 18.964.785. Di questa cifra, € 7,8 milioni (€ 11,1 milioni nel 2011/12) riguardano risconti passivi per la plusvalenza realizzata sulla cessione del marchio, realizzata con un contratto di “lease back”. L’importo di € 4.865 riguarda ricavi di competenza dell’esercizio successivo.

La posizione finanziaria netta.



La posizione finanziaria netta ai fini del Fair Play Finanziario comprende anche i debiti e i crediti da calciomercato e deve risultare inferiore ai ricavi.
Gli Amministratori del Palermo considerano nel calcolo della posizione finanziaria anche i crediti finanziari verso la controllata e i crediti e debiti da compartecipazione. In base a tale calcolo la posizione finanziaria netta, al 30 giugno 2013, risulta negativa per € 17.979.649 (€ 7.291.490 nel 2011/12).
Se non considerassimo tali poste, si avrebbe un indebitamento finanziario netto pari a € 13,4 milioni (€ 17,2 milioni nel 2011/12) determinato da disponibilità liquide per € 598 mila; debiti verso banche per € 11 milioni e debito per finanziamento soci per € 3 milioni.
In considerazione di un EBITDA positivo per € 853.132 (€ 20.159.422 nel 2011/12), l’indebitamento finanziario risulta essere sostenibile.
La voce “Crediti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 34.598.333 da crediti verso le società calcistiche italiane; per € 2.266.822 da crediti verso le società calcistiche straniere; per € 10.792 da crediti verso la Lega in conto campionato. Il club maggiormente esposto è l’Inter, per € 9.575.000, seguito dal Torino, per € 4,3 milioni. Tra i club stranieri il River Plate deve € 1.016.852.
La voce “Debiti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 25.594.241 da debiti verso le società calcistiche italiane; per € 9.296.987 da debiti verso le società calcistiche straniere ed € 42.321 verso la Lega. L’importo maggiore riguarda l’Inter per € 5.650.000, seguito dal Chievo per € 4.600.000 e dal Novara per € 4.000.000. Tra i club stranieri il maggior importo è il Sion per € 2 milioni, seguito dal “Club Atletico Belgrano” per € 1.668.000.
Considerando anche i debiti e i crediti da calciomercato, l’indebitamento resta nettamente inferiore ai ricavi ed è in linea col Regolamento del Fair Play Finanziario.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è diminuito del 30,6% e ammonta a € 66,9 milioni. I Costi della produzione risultano diminuiti dell’8,4%, passando da € 99,7 milioni a € 91,3 milioni. Lo squilibrio economico è determinato essenzialmente dalla diminuzione delle plusvalenze di circa 22 milioni di Euro e dalla diminuzione dei diritti TV per 5 milioni di Euro.



I Ricavi.

I ricavi per diritti TV sono diminuiti da € 38,5 milioni a € 33,5 milioni ed incidono per il 69% sul fatturato netto e per il 50% sul valore della produzione. Nella sostanza viene confermata la “teledipendenza” del Palermo, che potrebbe costituire un problema in caso di mancata promozione nella stagione sportiva 2013/14.
I ricavi da gare incidono solo per il 6,1% sul valore della produzione e per l’8% sul fatturato netto. Sono diminuiti del 24% a € 4.089.110. Gli abbonamenti sono diminuiti da € 3,1 milioni a € 2,1 milioni, mentre i ricavi da gare in casa sono stati pari a € 1.962.642. Per il 2013/14 la retrocessione in Serie B ha prodotto già i suoi effetti. Infatti, la Campagna abbonamenti 2013/2014 si è conclusa con la sottoscrizione di 5.387 tessere (9.271 nel 2012/13), con un ricavo di € 980.830.
La voce ricavi e proventi diversi, pari a € 4.548.061, comprende l’importo di € 3,3 milioni, quale plusvalenza di competenza per la cessione del marchio.
I proventi commerciali registrano solo un’incidenza dell’8,7% sul valore della produzione. In particolare, i proventi da sponsorizzazione diminuiscono del 18% a € 2,6 milioni. I proventi pubblicitari ammontano a € 3.077.665, con una diminuzione del 7%; mentre i proventi commerciali e royalties risultano pari a € 135.390. La retrocessione in serie B, ha fatto scattare delle clausole con alcuni sponsor come la sospensione del contratto con l’Infront Spa e la mancata corresponsione del contributo economico da parte della Puma Italia S.r.l..

Il Player Trading.



Durante il 2012/13 l’attività di Player Trading non è riuscita a coprire i costi annuali dei cartellini.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali diminuiscono del 62% a € 13.637.840 (€ 35.452.331 nel 2011/12). La plusvalenza maggiore è quella di Balzaretti (Roma) pari a € 4.078.333, seguita da quella di Silvestre (Inter) pari a € 2,5 milioni.
I ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori risultano pari a € 3,6 milioni, di cui € 3 milioni per la cessione temporanea di Silvestre all’Inter.
Le minusvalenze per cessioni calciatori risultano pari a € 5.005.448 (€ 8.397.774 nel 2011/12). Le minusvalenze maggiori hanno riguardato: J.P. Dos Santos per € 1.478.700; Zahavi per € 972.500 e Succi per € 700.000.
I proventi da compartecipazione ex art 102 bis Noif sono stati pari a € 5.633.167, tra cui Viviano per € 2 milioni.
Gli oneri da compartecipazione ex art 102 bis Noif ammontano a € 269.500, tra cui Pisano per € 169 mila.
L’ammortamento della rosa calciatori ha registrato un incremento del 11% segnando la cifra di € 24,7 milioni.

I Costi.

Il costo con maggior incidenza sui costi della produzione, pari al 42,7%,  è quello del personale, ammontante a € 39 milioni (€ 40,2 milioni nel 2011/12), con un decremento del 3,1% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza del costo del personale sul valore della produzione è del 58,2% e sul fatturato netto è dell’80%. In considerazione della diminuzione dei ricavi per diritti TV per il 2013/14 si rende necessaria una forte riduzione del costo del personale.
Gli ammortamenti e le svalutazioni, in totale ammontano a € 25,2 milioni, con un incremento del 10,2%. Ovviamente gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 139.037, mentre gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 25.040.509, con un incremento del 12%.
I costi per servizi diminuiscono da € 19.135.492 a  € 11.571.446, con un decremento del 40%, per il venir meno del costo dell’agente di Pastore, Simonian, che nel 2011/12 comportò un costo di € 7 milioni. La voce principale è rappresentata dalle “spese amministrative, pubblicitarie e generali”, che è ammonta a € 7.118.214 (€ 14.824.246 nel 2011/12). Tale voce comprende il costo dei consulenti esterni per le operazioni di calciomercato. Come costo l’importo maggiore riguarda l’agente di Von Bergen per € 500.000, mentre sono state capitalizzati i costi di mediazione dell’agente di Dybala, la Pluriel Limited, per € 3.500.000.
Complessivamente i compensi corrisposti agli agenti, sia quelli imputati a costo che quelli capitalizzati, sono stati pari a € 6,5 milioni.
I costi per godimento di beni di terzi pari a € 4.259.817, registrano un decremento dell’1% e comprendono canoni di leasing relativi al marchio per 3,7 milioni, e l’affitto dei campi sportivi per 525 mila euro circa.
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 10.551.752, risultano in diminuzione del 7%.
La differenza tra valore e costi di produzione risulta negativa per € 24,3 milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 3,2 milioni.

La gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria, al netto dei proventi e degli oneri da compartecipazione, risulta negativa per € 529 mila. Gli interessi attivi verso società estere ammontano a € 506.930. Gli interessi passivi bancari risultano pari a € 426.988, mentre gli interessi diversi ammontano a € 964.931.

Il Break-even.

Il risultato prima delle imposte risulta negativo per € 18.678.700, nel 2011/12 era negativo per € 4.563.497.
Sembra manifestarsi una situazione di squilibrio economico, che nel 2011/12 è stata determinata dalla conclusione imprevista della vicenda Pastore e nel 2012/13 dalla diminuzione dei ricavi per cessione diritti TV, plusvalenze e gare. Invero, trattasi di ricavi su cui influisce molto l’andamento sportivo non esaltante, caratterizzato dal continuo avvicendamento di tecnici e responsabili dell’area tecnica a livello dirigenziale.

Conclusioni.

Lo squilibrio economico dovuto essenzialmente al calo delle fonti di ricavo preponderanti del Palermo ossia ricavi per cessione diritti TV e plusvalenze, pone degli interrogativi sulla stagione 2013/14, che dovrà necessariamente culminare con l’immediato ritorno in serie A.
E’ facile prevedere un fatturato netto per il 2013/14 che dovrà fare a meno dei 33 milioni di Euro per cessione dei diritti TV, che potranno essere sostituiti, solo per circa un terzo, dal paracadute di solidarietà per i club retrocessi. Nella sostanza per il 2013/14 mancheranno almeno una ventina di milioni di fatturato netto, tra TV e gare, pertanto si dovrà cercare di mantenere un livello di plusvalenze adeguato con riduzione del costo del personale e degli ammortamenti.

In effetti, il Palermo sta perseguendo l'obiettivo di ridurre la rosa del calciatori, con realizzo di plusvalenze, per contenere i costi per gli stipendi e gli ammortamenti, producendo effetti positivi sulla situazione finanziaria ed economica. 

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