domenica 28 luglio 2013

I Conti dell'Espanyol: debiti, ipoteche e contenziosi.


Luca Marotta

Il “Real Club Deportivo Espanyol de Barcelona” fu costituito il 20 ottobre 1900 come associazione di diritto privato e successivamente in base a quanto stabilito dalla Legge dello Sport del 1990, il 29 giugno 1992 si trasformò in “Sociedad Anónima Deportiva”.
Il bilancio chiuso al 30 giugno 2012, mostra un utile netto di 201 mila Euro ed un’apparente situazione di equilibrio economico, sulla quale pesano alcuni rilievi mossi dai Revisori Contabili. Altro punto di domanda per il futuro riguarda la fiducia degli Amministratori di realizzare delle plusvalenze notevoli legate ad un progetto immobiliare, che bisognerà valutare attentamente alla luce della crisi del settore dell’edilizia che ha colpito la Spagna.
Se si volesse confrontare l’Espanyol con l’altro club di Barcellona sulla base dei ricavi, per giudicare il successo del business, il confronto sarebbe inesorabile, perché l’Espanyol produce ricavi, comprese le plusvalenze, per circa un ottavo di quelli del Fútbol Club Barcelona. Senza plusvalenze saremmo a circa un decimo.
La Stagione Sportiva 2011/12, cui si riferisce il bilancio preso in considerazione, si è conclusa con il conseguimento del 14° posto nella Liga e la stagione appena conclusa è terminata con il 13° posto.
La Continuità Aziendale (going concern).
I revisori di “Tax and Auditing Consultants S.L.” nella loro relazione al bilancio chiuso al 30 giugno 2012, al punto 2, hanno messo in rilievo che non si è proceduto ad alcuna svalutazione delle attività finanziarie. Nonostante non siano state fornite documentazioni sufficienti a supporto dell’operato. I revisori hanno rilevato che a fronte di avvisi di liquidazione imposte comprensivi di interessi per un importo complessivo di € 17.410.000, non è stato fatto alcun accantonamento, essendo stato proposto ricorso ed essendo gli Amministratori fiduciosi sul buon esito degli stessi. La registrazione di tali accantonamenti avrebbe comportato una diminuzione di 17,41 milioni del Patrimonio Netto. Inoltre, i pagamenti effettuati, a fronte di tali avvisi, per un importo di € 12.225.000 sono stati allocati tra i crediti dell’attivo.
Altro rilievo fatto dai revisori riguarda la capitalizzazione dei costi di formazione del settore giovanile per un importo annuo di € 7.973.000 (5.305.000 nel 2010/11), che l’interpretazione della normativa spagnola non permetterebbe.
I Revisori Contabili hanno richiamato l’attenzione sul fatto che il capitale circolante netto è negativo e che gli Amministratori hanno applicato ugualmente il principio della continuità aziendale. In effetti, il bilancio al 30 giugno 2012 mostra un capitale circolante netto negativo di € 43,2 milioni. Secondo gli Amministratori i fattori mitiganti consisterebbero nel fatto che nel capitale circolante netto negativo sono compresi risconti passivi per € 13,7 milioni, che non comportano obblighi finanziari futuri, poiché trattasi delle riscossioni anticipate di abbonamenti e diritti TV della stagione sportiva seguente. Inoltre nel valore dei terreni della “Ciutat Esportiva” e nel valore contabile residuo della rosa dei calciatori, si celano delle plusvalenze latenti senza contare la valutazione del "naming right". Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione della Società ha impiantato un modello di gestione con l'obiettivo di ottenere un riequilibrio patrimoniale e finanziario nei prossimi anni che si basa su un incremento delle entrate ed una politica di riduzione di costi.
Il Patrimonio Netto



Al 30 giugno 2012, il patrimonio netto risulta positivo per € 12,4 milioni. Nel 2010/11 era positivo per € 12,6 milioni.
Il Fair Play Finanziario richiede che non vi sia un patrimonio netto negativo in peggioramento.
Nel caso dell’Espanyol la previsione normativa è rispettata.
L’equity ratio è pari al 6%. Questo vuol dire che i mezzi propri finanziano solo il 6% dell’attivo complessivo e solo il 7,9% dell’attivo non corrente. Quindi, per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi, per lo più debiti bancari e tributari.

La Posizione Finanziaria Netta
La posizione Finanziaria Netta è negativa. I debiti bancari pari a € 54,7 milioni, di cui € 8,7 milioni a breve termine, finanziano il 25% delle attività. Gli altri debiti riguardano prestiti ipotecari. Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è sostanzialmente in pareggio.
Ai fini del Fair Play Finanziario è auspicabile che l’indebitamento di natura finanziaria al netto della liquidità, aumentato del saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori non sia superiore ai ricavi comprensivi di plusvalenze. Nel caso dell’Espanyol risulta di poco superiore.


Debiti scaduti con dipendenti, fisco altri club
Il debito nei confronti del personale ammonta a € 13,2 milioni. Il rapporto tra tale importo e il costo del personale fa presumere 5 mesi di ritardo nei pagamenti degli stipendi. I debiti verso il personale finanziano il 6% dell’attivo.



Il debito complessivo verso gli Enti Pubblici, compreso il Fisco ammonta a € 52 milioni e finanzia il 24% dell’attivo. Il debito è praticamente tutto fiscale ad eccezione di € 2,4 milioni, che riguardano debiti di natura previdenziale. L’Espanyol ha ottenuto da parte dell’Agenzia delle Entrate la rateizzazione dei debiti tributari. Al 30 giugno 2012 l’importo rateizzato ammontava a € 44.499.518,49, da pagare entro il 2016/17.
A ciò si dovrebbero aggiungere gli accertamenti fiscali per gli anni dal 1992 al 1999, che hanno determinato avvisi di liquidazione imposte per € 14,1 milioni. Considerando gli interessi, i provvedimenti delle Autorità Fiscali ammontano a € 17.410.000. Avverso tali avvisi di liquidazione è stato proposto ricorso. L’Espanyol ha comunque proceduto al pagamento di circa € 12.250.000, annotando il relativo importo tra i crediti. Per la parte restante è stata ottenuta la sospensione del pagamento con delle garanzie ipotecarie.
La Società ritiene di poter ottenere delle favorevoli risoluzioni per i procedimenti in corso, che permetteranno di ottenere un annullamento giurisdizionale degli avvisi di liquidazione o una significativa riduzione e pertanto non è stato necessario includere nessun accantonamento a fondo rischi. La registrazione di tali accantonamenti avrebbe comportato una diminuzione di 17,41 milioni del patrimonio netto della Società.
Altri Contenziosi.
Al 30 giugno 2012 esistono dei contenziosi riguardanti l’acquisto, il pagamento e la risoluzione contrattuale di alcuni calciatori. Inoltre esistono dei contenziosi con dei fornitori, il principale dei quali riguarda l’importo reclamato da “FCC Construcciones y Copisa” per €  2,144,375.94 oltre interessi e spese.
L’Espanyol, da parte sua, si è insinuato nel passivo fallimentare del Real Racing Club de Santander, S.A.D per vedere riconosciuto l’importo del suo credito di € 217.017,24. Inoltre, ha in atto un contenzioso col Club Panionos PAE per il saldo di € 150.000 relativo alla cessione del calciatore D. Lorenzo “Sito” Riera.
Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto della rosa al 30 giugno 2012 ammonta a € 37,5 milioni. La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata negativa per 6,5 milioni ed è dipesa da investimenti per € 16,4 milioni, cessioni per un valore contabile residuo di € 10,9 milioni e ammortamenti per € 12 milioni. Durante l’esercizio si è proceduto alla capitalizzazioni di costi per i calciatori del “fútbol base” per un importo di € 7.973.700,19 (€ 5.304.969,07 nel 2010/11).
Le strutture sportive.
Dal bilancio al 30 giugno 2012 risultano immobilizzazioni materiali nette per € 118 milioni, pari a circa il 53% dell’attivo.
Le voci principali riguardano i terreni per € 16 milioni, i fabbricati per € 10,4 milioni, gli impianti sportivi per € 62,4 milioni e le immobilizzazioni in corso per 27,7 milioni.
Nel bilancio si accenna al progetto “Ciutat Esportiva”, che prevede la possibilità di edificare 22 mila metri quadrati destinando il 75% alla costruzione di abitazioni, con l’impegno da parte dell’Espanyol, di mantenere i suoi attuali impianti sportivi, per uso sportivo, per un periodo non inferiore a 40 anni. Secondo gli Amministratori i terreni della “Ciutat Esportiva” contengono plusvalenze latenti per almeno 30 milioni di Euro.
Per quanto riguarda il Nuovo Stadio costruito, alla chiusura dell'esercizio 2011/12, il saldo ancora da pagare ammontava a € 15.141.785,80.
Sulle proprietà immobiliari dell’Espanyol gravano dei pesi, consistenti in ipoteche a beneficio di Enti Creditizi, a garanzia dei crediti ottenuti, e a beneficio dello Stato in relazione a vari debiti tributari

La Gestione Economica.

La gestione economica, se non si considerasse la “Spada di Damocle” dei contenziosi tributari, sembrerebbe in apparente equilibrio.

I ricavi dipendono principalmente (35%) dai diritti TV pari a € 19,9 milioni. I ricavi da gare ammontano a € 13,3 milioni (23,3%), di cui € 11 milioni per abbonamenti. Le plusvalenze sono pari a € 8,7 milioni. I ricavi commerciali incidono per il 14%.

  
Il costo dei dipendenti ammonta a € 29,4 milioni ed incide sul totale dei ricavi per il 51,5%. In base alla normativa del Fair Play Finanziario è auspicabile che il costo del personale non superi il 70% dei ricavi.
L’ammortamento della rosa calciatori è pari a € 12 milioni.
La gestione finanziaria è negativa per € 4,9 milioni ed il risultato prima delle imposte è positivo per 204 mila Euro. L’utile netto esposto è di 201 mila Euro, mentre nel 2010/11 era stata esposta una perdita di 939 mila euro.
L’Espanyol ed il Fair Play Finanziario.
L’Espanyol non dovrebbe temere la regola del “Breakeven Result” ovvero l’indicatore n. 3 del Regolamento UEFA sul Financial Fair Play, quanto prestare attenzione all’indicatore n. 4 “Overdue payables” relativo ai debiti scaduti, soprattutto verso il Fisco e all’indicatore n. 1 sul “Going Concern” ossia relativo ai rilievi dei revisori contabili sul principio della continuità aziendale.
Per quanto riguarda le nuove regole del Fair Play Finanziario Spagnolo, che impongono un rapporto tra Patrimonio Netto e Fatturato superiore al 30% per la “Liga BBVA o in alternativa gli utili devono essere almeno pari al 3% del Fatturato ed un rapporto tra le Passività esigibili con scadenza inferiore a due anni, diminuite delle disponibilità liquide o equivalenti, e Fatturato non superiore a 1,25 per la Liga BBVA, l’Espanyol dovrà prestare massima attenzione all’indebitamento.


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