giovedì 26 aprile 2012

Bilancio Siena 2010/11: perdita da B, nonostante lo sponsor

Luca Marotta Giovedì 26 Aprile 2012 14:25
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Il bilancio 2010/11 di A.C. Siena S.p.A. è caratterizzato dall’esposizione di unaperdita rilevante di € 20.448.709, dovuta principalmente alla disputa del campionato di serie B e al conseguente venir meno dei diritti TV. A lenire, solo in parte, l’impatto di tale perdita è stato lo sponsor Monte dei Paschi, con una megasponsorizzazione” di 8 milioni (molto consistente sia per la serie B che per la serie A) e la contabilizzazione di alcune poste di bilancio legate ad un’operazione straordinaria, che non è altro che una cessione di ramo aziendale contenente i marchi. Tale operazione genererà proventi straordinari per 25 milioni, che permetteranno di utilizzare nel 2011/12 le perdite fiscali. Infatti, il risultato 2010/11, prima del calcolo delle imposte, è negativo per € 25.748.501 e si è potuto ridurre l’impatto di tale cifra grazie all’evidenziazione in bilancio di imposte differite attive per € 5.350.000, rilevando un credito di pari importo verso la controllante. Il Gruppo MPS, oltre a rivestire il fondamentale ruolo di “sponsor”, riveste anche il ruolo di “finanziatore”, poiché permette l’utilizzo di scoperti temporanei sui conti correnti e anticipa le fatture, con operazioni di factoring.
Nella sostanza, durante la stagione sportiva 2010/11, il Siena ha disputato il campionato di Serie B, conseguendo la promozione in A, per la stagione 2011/12, spendendo più di quanto ricavato.A.C. Siena S.p.A. è una società con un unico socio: la società Progetto Siena S.p.A., con sede a Roma, avente ad oggetto l’organizzazione per la promozione di prodotti/marchi, attività pubblicitarie e merchandising connesse all’attività sportiva in genere e facente capo al gruppo Senio S.r.l.. Senio S.r.l. è stata costituita il 04/01/2010.
La continuità aziendale.
Il Collegio Sindacale, nella funzione affidatagli di revisione legale dei conti, ha rilevato la sussistenza, al 30/06/2011, delle condizioni previste dall’articolo 2447 del Codice Civile, ossia “Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale”. Infatti il patrimonio netto, al 30/06/2011, è negativo per € 2.829.062. Come conseguenza, l’unico socio ha provveduto, successivamente alla chiusura dell’esercizio, ad un versamento in conto futuro aumento di capitale per 3,3 milioni.
Per quanto riguarda la contabilizzazione delle imposte differite attive, il Collegio Sindacale ha rilevato che è dovuta soprattutto alla “ragionevole certezza” di conseguire per l’esercizio 2011/12 componenti positivi di reddito derivanti da un’operazione straordinaria, consistente nella cessione del ramo d’azienda costituito dalla proprietà dei marchi “A.C. Siena” e “A.C. Siena Robur 1904”. Tale operazione vede coinvolti Progetto Siena S.p.A., B. & W. Communication S.r.l. e Banca Monte dei Paschi di Siena in veste di “finanziatore”. Tuttavia il Collegio Sindacale ha invitato gli amministratori ad attuare il monitoraggio ed il controllo periodico della situazione economica e patrimoniale, per verificare la sussistenza delle condizioni per il mantenimento del credito verso la controllante a fronte della rilevazione delle imposte differite attive. Qualora tali condizioni venissero meno, il Collegio Sindacale, ha scritto che “dovranno essere presi senza indugio gli opportuni provvedimenti”.
Il progetto Siena prevedeva la pronta risalita in A con l’obiettivo di rimanervi. Tale progetto ha comportato una serie di investimenti che hanno determinato l’assunzione di impegni finanziari anche per il futuro. Per quanto riguarda la capacità di onorare gli impegni finanziari a breve, il Collegio Sindacale ha scritto di essere fiducioso, perché oltre alla valorizzazione dei marchi si procederà ad adottare politiche gestionali volte al contenimento dei costi. 
La struttura dello Stato Patrimoniale
Il primo elemento che balza in evidenza è il patrimonio netto negativo per € 2.829.062. Questo significa che il valore del capitale investito non è sufficiente a pagare le fonti di finanziamento rappresentate dal capitale di terzi.
La struttura dell’attivo del bilancio del Siena è composta per il 46% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali pari a 164 mila euro sono trascurabili, perché il Siena non ha né lo stadio, né il centro sportivo di proprietà.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a 31,6 milioni ed è diminuito di 10 milioni circa rispetto al 2009/10. Il calciatore col valore contabile netto più elevato è Paolucci con 4,4 milioni, acquistato per € 7.350.000.
I costi del vivaio capitalizzati netti ammontano a 4,1 milioni.
I crediti rappresentano il 49% dell’attivo patrimoniale. Essi ammontano a 38,7 milioni e risultano in diminuzione del 15%. L’importo maggiore riguarda i crediti verso Enti settore specifico: è pari a € 32.251.494, di cui € 11.176.000 con durata superiore ai 12 mesi.
I crediti verso la controllante sono pari a € 5.611.216 e comprendono € 5.350.000 per trasferimento di perdita fiscale, ritenuta recuperabile entro l’esercizio successivo.
Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni riguardano le compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF, che si riducono da 5,4 milioni a 425 mila euro.
Le disponibilità liquide si riducono da 4 a 1,5 milioni.
Il totale dei debiti è pari a 80,3 milioni e risulta in diminuzione del 4%. I debiti sono superiori al valore delle attività pari a 79,1 milioni. L’importo maggiore riguarda la voce altri debiti pari a 45,3 milioni, di cui 10,7 con durata oltre i 12 mesi. Tale voce comprende i debiti verso il personale per 6,6 milioni. Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale è pari al 23% circa, indicatore della presenza di alcune mensilità da pagare. Altra voce ricompresa negli “altri debiti” riguarda i debiti verso enti settore specifico pari ad € 37.508.618, di cui 34,5 milioni riguardano i debiti da calciomercato e 3 milioni il contributo per la promozione dovuto alla Lega Nazionale Professionisti di Serie B.
I debiti bancari ammontano a € 2.622.833 e si riferiscono ad un mutuo passivo con l’Istituto per il Credito Sportivo per € 900.000 e a scoperti temporanei con Banca MPS, per la parte restante.
I debiti verso altri finanziatori, pari a € 12.604.063, riguardano anticipi di fatture richiesti e ottenuti dal factor MPS Leasing & Factoring S.p.A..
I debiti da compartecipazione sono pari a € 1.050.000 e riguardano la comproprietà di Bolzoni.
I debiti verso fornitori ammontano a 13,1 milioni e risultano in diminuzione dell’8%.
I debiti tributari risultano pari a 6,2 milioni, registrando una diminuzione di circa un milione.
Debiti fiscali scaduti.
Il regolamento del Fair Play Finanziario richiede che non vi siano debiti fiscali scaduti. Come rilevato dal Collegio Sindacale, il bilancio al 30 giugno 2011 presenta debiti per omessi versamenti IVA per un importo pari a € 5.370.224 relativi al periodo dall'1/01/2010 al 30/06/2011. Vi sono anche debiti per IRAP per € 208.994 relativi al 2009/10 e 2010/11. Esistono anche debiti per accertamenti fiscali subiti: € 68.826 per IRAP, relativi all’IRAP dal 2005 al 2009, ed € 122.731 per IVA dal 2005 al 2009. I debiti per Sanzioni e interessi ammontano a € 380.088.
L’IVA del 2010, unitamente a sanzioni e interessi, è stata versata il 30/09/2011, per l’importo di € 5.446.955.
I Ricavi.
Il valore della produzione risulta diminuito del 43%, riducendosi da 52,8 a 30,3 milioni. Mancano all’appello i 20 milioni lordi di diritti TV, che diventano 17,5 al netto della mutualità. Infatti, per la serie B il Siena ha potuto incassare solo 606 mila euro di diritti radiotelevisivi.
Per quanto sopra, la prima voce per consistenza nel bilancio 2010/11 del Siena diventa quella riguardante i ricavi da sponsorizzazione pari a € 9.935.000, in aumento di 1,6 milioni rispetto al 2009/10. Lo sponsor ufficiale Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha contribuito con 8 milioni, di cui 900 mila euro a titolo di premio per i risultati raggiunti. L’incidenza sul valore della produzione della sponsorizzazione della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è del 26,35%. Lo sponsor Impreme S.p.A. ha contribuito per € 1.250.000 e EMC Computer Systems S.p.A. per 90 mila euro. Per lo sponsor tecnico Robe di Kappa risulta un ricavo di € 495.000. La società Impreme S.p.A. è una società collegata facente parte del Gruppo.
La seconda voce per importanza riguarda le plusvalenze pari a € 9.656.236, in linea con l’anno precedente. Con la cessione di Maccarone al Palermo si è realizzata una plusvalenza di 4,3 milioni, con Curci, ceduto alla Sampdoria, 2,7 milioni, con Ghezzal, ceduto al Bari, 2,2 milioni.
I proventi vari ammontano a € 1.268.565 e comprendono anche i proventi per cessione di diritti di immagine alla società Impreme S.p.A. per € 1.250.000.
Il valore della produzione comprende anche una voce che rappresenta uno storno di costi, che è la capitalizzazione dei costi del vivaio. Tale voce è pari a € 2.125.329.
I ricavi da gare sono crollati da € 1.965.356 a € 885.877.
I Costi.
I costi della produzione ammontano a 58,9 milioni e risultano aumentati del 2%.
Il 49% dei costi della produzione riguarda il costo del personale. Il costo del personale è pari a € 28.969.058 e rispetto al campionato di serie A è diminuito solo del 6%, incidendo per il 95% sul valore della produzione.
L’ammortamento della rosa calciatori, pari a 13,2 milioni, rappresenta il 22% dei costi della produzione ed incide per il 43% sul valore della produzione.
Le minusvalenze sono state pari a 1,6 milioni, con un aumento di 1,2 milioni. L’importo maggiore riguarda la risoluzione consensuale con Porta Candelaresi, che ha generato una minusvalenza di 1,3 milioni.
Sono stati spesi 994 mila euro per l’acquisizione temporanea di calciatori, tra cui spicca Bolzoni per 400 mila euro.
Negli altri oneri di gestione, pari a € 3.701.566, è esposto il “contributo solidarietà per promozione” ammontante a 3 milioni.
L’affitto e la manutenzione dei campi sportivi costa al Siena 276 mila euro.
Il pareggio di bilancio.
La perdita netta di € 20.448.709 del campionato di serie B, ovviamente peggiora la perdita netta dell’anno precedente, relativa al campionato di serie A che era di € 5.491.663: segnale della necessità di riequilibrare a medio termine la gestione economica, attraverso l’aumento dei ricavi, che si realizzerà certamente con i diritti TV 2011/12, e il contenimento dei costi.



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